Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
E' il secondo film con protagonista Totò e, molto più che in Fermo con le mani di due anni prima, qui si mette in luce tutto il talento mimico e fisico del comico napoletano, appena quarantenne. Si tratta anche del primo lavoro in cui Totò si sdoppia, recitando due personaggi nella stessa storia (in futuro la cosa si ripeterà in più occasioni). La recitazione è costantemente sopra le righe e, data la trama scombiccherata, ben si adatta alla commedia; in sceneggiatura, fra le altre, si nota la firma di Achille Campanile. Durata minima, poco oltre l'ora di pellicola, e finale che mette a posto tutto e tutti.
Per ereditare, un barone deve sposare la cugina. Ma l'uomo è già fidanzato: che fare? Mandare avanti un sosia.
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