Un autista di taxi è il filo conduttore di una serie di eventi che si sviluppano attorno ai tre membri di una banda criminale: una madre bulimica e i suoi due figli, un bandito sordo, cieco e muto e un travestito.
Note
Presentato al festival di Cannes nel 1971 nella Quinzaine de Réalisateurs, il film di Andrea Tonacci è una stralunata satira della società brasiliana, visivamente splendido e pieno di creatività, girato con deliziosi accorgimenti d'epoca (dissolvenze e aperture ogni volta che la scena termina) e torturato dai censori per lo sguardo fieramente accusatorio. Ottima la colonna sonora che mescola l'hard rock degli Iron Butterfly con i ritmi tipici dei paesi sudamericani.
ancora rido perchè non sono riuscito assolutamente a capirci un'acca e tanto meno a seguirlo. e non sono nemmeno riuscito a capire che parlasse di una madre coi tre figli criminali. una lunga discussione di un tassista col cliente ripresi da dietro. dissolvenza. scene ambientate in un deserto. dissolvenza. uno di questi che esce dalla doccia, indossa le mutande, si fa la barba e si veste mentre… leggi tutto
ancora rido perchè non sono riuscito assolutamente a capirci un'acca e tanto meno a seguirlo. e non sono nemmeno riuscito a capire che parlasse di una madre coi tre figli criminali. una lunga discussione di un tassista col cliente ripresi da dietro. dissolvenza. scene ambientate in un deserto. dissolvenza. uno di questi che esce dalla doccia, indossa le mutande, si fa la barba e si veste mentre…
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Commenti (1) vedi tutti
E'un film grottesco. La fotografia è qualcosa di eccezionale.
commento di rtldnl