Regia di Tonino Cervi vedi scheda film
Si dice che Oggi a me... domani a te sia stato girato in appena quattro settimane nei dintorni della capitale: niente di più probabile, data la carenza di mezzi evidente con cui il film è stato confezionato, soltanto in parte colmata dal buon casting e dal discreto mestiere di un regista esperto di cinema (Tonino Cervi, oltre che figlio del grande Gino, era produttore ormai da quindici anni circa), ma comunque alle prime armi. Gli interpreti non sono - per lo meno, non ancora - nomi di grido, ma sono comunque tutti validi caratteristi (l'austriaco William Berger e l'americano Brett Halsey, qui curiosamente rinominatosi Montgomery Ford; torna in mente lo pseudonimo Montgomery Wood precedentemente adottato nei western italiani da Giuliano Gemma) o nomi ben quotati (Bud Spencer, pronto a spiccare il salto verso la grande celebrità) o addirittura star, sì, ma in un estero lontanissimo come nel caso del giapponese Tatsuya Nakadai. La seconda metà degli anni Sessanta vide produrre una cifra forse mai del tutto accertata di spaghetti western e non sorprende che l'avveduto Cervi si sia diretto verso questo genere per esordire e quindi fare un po' di pratica - mirando allo stesso tempo al botteghino - nel mestiere di regista; al suo fianco come co-sceneggiatore sceglie un altro giovane di belle speranze, tale Dario Argento che regista diverrà a sua volta molto presto. Di Oggi a me... domani a te colpiscono essenzialmente tre cose: gli esterni atipici per una storia ambientata nel (solitamente desertico) far west, rappresentati qui da spoglie e grige foreste; la dose accentuata di violenza, sebbene di sangue ne circoli poco sullo schermo; il pessimo duello finale, che oltre alla smaccata prevedibilità mette in scena una tensione risibile, approssimata allo zero, altra caratteristica non proprio ideale per una pellicola del filone. 4,5/10.
Dopo cinque anni di ingiusta detenzione in carcere, il pistolero Bill esce per vendicarsi di Elfego, il suo aguzzino. Ma l'uomo è un potente boss perennemente circondato da un piccolo esercito di scagnozzi. Bill raduna quattro banditi pronti a tutto e mette in atto il suo piano.
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