Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
L'odio scaturito dalla diversità di razza o di religione?Come tesi un motivo scatenate come la religione è un pò debole per giustificare l'omicidio di un commilitone appena finita la guerra.E se l'esercito è quello americano crocicchio di razze e religioni il tutto assume contorni ancora più foschi e sicuramente meno credibili.Il problema è che la censura ha influito pesantemente su questo film tratto da un romanzo in cui l'omicidio era giustificato da un altro movente:nel libro il soldato assassinato era omosessuale.Movente molto più adatto a scatenare l'odio e la furia omicida.Fatta salva questa debolezza di copione il meglio del film sta nella regia espressionistica,elaborata,quasi antirealistica nel suo manierismo formale,nei dialoghi serrati,in stanze piene di fumo ,nell'atmosfera paranoica che viene costruita minuto dopo minuto e che crea la suspense ideale per una storia come questa.E poi che attori,che volti,che magnificienza....I due protagonisti sono eccezionali:Ryan incarna il soldato psicopatico con una furia primigenia che quasi soprende,uno sguardo luciferino e Mitchum questa volta in un ruolo non negativo come sua (eccellente)abitudine riesce a essere misurato e a non esagerare con capricci da divo .E'un film a tesi in cui il messaggio è troppo debole per essere verosimile:voglio dire è sicuramente encomiabile voler condannare tutte le forme di antisemitismo ma il tema non è approfondito.Non si indaga sulle dinamiche che hanno portato al delitto,sulle motivazioni anche perchè è molto più facile in un ambiente maschilista come quello dell'Esercito giustificare un omicidio contro un omosessuale che quello contro un ebreo....
regia molto meno ingessata di quanto poi ci ha abituati questo cineasta
bravissimo
occhi di brace idimenticabili
non eccede
poco più di un cameo
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