Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film
Durante un viaggio in nave un uomo racconta la sua vita ad un altro passeggero. In realtà non è che abbia molto da dire, tutto si riduce a una passione giovanile naufragata per pusillanimità in un matrimonio iniziato forse anche per amore ma proseguito più per convenienza. L'unico evento che sembra ritenere davvero saliente è l'incontro con una giovane ragazza russa avvenuto durante un periodo alle terme: è lei che lo risveglia dal torpore, rivelandogli indirettamente di aver sprecato tempo a non far nulla per pura comodità. E per la prima volta lui sembra deciso a prendere in mano le redini della propria vita, partendo per un viaggio nel cuore della Russia per ritrovare la sua amata. Ma nonostante tutto l'abitudine alla comodità e alla piattezza quotidiana lo faranno ritornare a casa con la coda fra le gambe, fino al colpo di scena finale atto dimostrare amaramente (per il protagonista) che il futuro è nelle nostre mani e la forza di volontà viene ripagata. Un film elegante e ben realizzato, con un'ottima fotografia e degli attori adeguati (magnifica Silvana Mangano al suo ultimo ruolo). Però è messo in scena con una leggerezza che talvolta trapassa nell'impalpabilità: rimane un po' sospeso, senza mai regalare momenti davvero intensi (e considerato che si parla della nascita di una forte passione direi che è un po' problematico). Trovo inoltre che la parte in Russia, per quanto visivamente suggestiva, sia immotivatamente lunga e appesantisca la narrazione.
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