Regia di Michael Powell vedi scheda film
E' il capolavoro estremo di Michael Powell (questa volta senza l'apporto e il supporto di Pressburger)
Cinedma nel cinema, dunque, o meglio ancora, "cinema sulla morte (anche quella del cinema").
La morte è nel cinema quasi sempre simulata (anche in certi "crudeli" documentari che speculano beceramente sulla sua "provata" autenticità). Il protagonista di quesa pellicola (un maniaco assassino che filma in diretta l'agonia delle sue vittime) con il suo film nel film, infrange invece questa regola (anche se ovviamente le morti che registra non sono "reali" nemmeno in questo caso, ci mancherebbe!!!,ma appartengono a loro volta alla finzione cinematografica, ed è soprattutto il mezzzo con cui vengono procurate e riprese a fare la differenza e a creare profonde, insopportabili inquietudini).
Peeping tom (questo il titolo originale dell'opera) oltre che uno straordinario thrilling di scuola inglese è dunque anche un film che si pottrebbe definire "teorico", dove la cinepresa chiamata a seguire l'incontro ravvicinato con la morte, è ridotta alla fine a una voyeristica arma sadica e impotente (esattamente come lo è il protagonista che la manovra).
Potremmo forse allora ancor più propriamente definirlo cinema nel cinema, o meglio ancora cinema sulla "mortificazione del cinema" (ma potrebbe sembrare alla fine uno sterile gioco di parole un pò intelletualistico che preferisco evitare). Certo è che si tratta di un cinema di forte impatto e di altrettante estreme, violente emozioni.
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