Regia di Michael Powell vedi scheda film
La morte a 24 fotogrammi al secondo. Il cinema che uccide filmando e che filma uccidendo. La paura guardata in soggettiva nel film più voyeristico della storia del cinema.
La necessità di guardare la morte attraverso il cinema, come causa della vita passata ad essere ripreso, di essere oggetto e soggetto filmico, di essere cavia scientifica del proprio padre.
Voyerismo e psicologia, conflitto edipico che non potendo ottenere la morte del padre, la surroga con la morte delle donne che filma. Alla fine siamo noi che guardiamo o siamo guardati ? qual'è il film che stiamo vedendo, il film del killer o un film sul killer?
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