Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Montaldo dirige, a mio modesto parere, un discreto film curato, ben scorrevole e a volte anche commovente (ricordo già gli essenziali e mesti titoli di testa). Inutile sottolineare la bravura di tutto il cast, in particolare P. Noiret - con la sua malinconia delicata - ed R. Everett - l'ebreo idealista che non si rassegna. Buona la fotografia, con immagini spesso dominate da tonalità azzurre. 7
La dolcezza malinconica di Morricone al suo meglio, tipico soprattutto di quegli anni, è un commento perfetto e sincero.
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