A Ferrara, nel 1938, Davide Lattes (Everett) è uno studente universitario ebreo innamorato di Nora (Golino). Lei però, intuendo il vento del razzismo montante, decide di mettersi al sicuro e sposa un potente gerarca. Contemporaneamente, Davide è testimone di un'altra storia di emarginazione, perché il protagonista di cui diventa amico, il maturo dottor Athos Fadigati (Noiret), è omosessuale.
Note
Il romanzo di Bassani da cui il film è tratto è un capolavoro di finezza. Giuliano Montaldo, benché mostri buona volontà, adatta in modo timido e piatto. Cast ottimo, specie Noiret.
Noiret, direi, superlativo (ma invento l'acqua calda...); per il resto, resa bene la calma, per certi versi quasi rassegnata, atmosfera provinciale, m anche una certa attinenza all'isterismo attuale (Covid-19). Voto: 7.
L'unica cosa azzeccata nel rapporto, romanzo trasposizione film, è la mentalità di provincia, che io da ferrarese doc conosco bene. Si poteva fare molto meglio tutto il resto,malgrado le premesse, cast,regista, produzione
Un film difficile e ostico per Giuliano Montaldo, e non perfettamente riuscito, probabilmente per la sceneggiatura non sempre attinente al romanzo di Giorgio Bassani da cui è tratto. Siamo lontani dal magistrale "L'Agnese va a morire" che Giuliano Montaldo diresse nel 1976, sempre ambientato a Ferrara nello stesso periodo storico.
Montaldo si sofferma su due punti salienti del romanzo,… leggi tutto
Montaldo dirige, a mio modesto parere, un discreto film curato, ben scorrevole e a volte anche commovente (ricordo già gli essenziali e mesti titoli di testa). Inutile sottolineare la bravura di tutto il cast, in particolare P. Noiret - con la sua malinconia delicata - ed R. Everett - l'ebreo idealista che non si rassegna. Buona la fotografia, con immagini spesso dominate da… leggi tutto
Un altro tassello dell'Italia vissuta in prima persona da Montaldo (classe 1930) e che il regista, qui pure sceneggiatore con Nicola Badalucco ed Antonella Grassi, mette in scena per scongiurare che la storia possa ripetersi. Solitudine e paura sono gli elementi che uniscono i due protagonisti, il professore e lo studente. Il romanzo da cui proviene la vicenda è di Giorgio Bassani e le… leggi tutto
Un film difficile e ostico per Giuliano Montaldo, e non perfettamente riuscito, probabilmente per la sceneggiatura non sempre attinente al romanzo di Giorgio Bassani da cui è tratto. Siamo lontani dal magistrale "L'Agnese va a morire" che Giuliano Montaldo diresse nel 1976, sempre ambientato a Ferrara nello stesso periodo storico.
Montaldo si sofferma su due punti salienti del romanzo,…
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Commenti (4) vedi tutti
Noiret, direi, superlativo (ma invento l'acqua calda...); per il resto, resa bene la calma, per certi versi quasi rassegnata, atmosfera provinciale, m anche una certa attinenza all'isterismo attuale (Covid-19). Voto: 7.
commento di Roberto MorottiL'unica cosa azzeccata nel rapporto, romanzo trasposizione film, è la mentalità di provincia, che io da ferrarese doc conosco bene. Si poteva fare molto meglio tutto il resto,malgrado le premesse, cast,regista, produzione
commento di cinemanUn grande Noiret in un buon film
commento di antonio de curtisNoiret da oscar e la storia funziona (tratta dallo stesso autore de IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI)
commento di Dalton