Fuggito quando era ventenne dall'opprimente famiglia borghese, Giovanni torna a farci i conti per davvero, una quindicina d'anni dopo, in occasione del funerale del fratello Giuseppe, morto suicida. Gli sforzi di Giovanni per adeguarsi alla realtà borghese dei suoi familiari vengono inesorabilmente frustrati da Wanda, la ragazza indiretta colpevole della morte di Giuseppe, innamorato respinto.
Note
Nel suo tipico linguaggio cinematografico antinaturalistico, Bellocchio indaga ancora una volta l'inconscio e la borghesia. Il personaggio di Wanda, refrattario a tutte le regole è il classico "perturbante" destinato a far saltare il coperchio delle repressioni.
"E finiscila coi pugni in tasca! Sei patetico, un burattino", dice lo zio a Giovanni, il protagonista, in una scena conclusiva del film. La citazione del titolo del primo lungometraggio del regista è chiaramente voluta ed assolutamente appropriata, poichè questo Gli occhi, la bocca è un'ideale prosecuzione, ad una quindicina d'anni di distanza, del discorso cominciato con… leggi tutto
Alla base del soggetto di GLI OCCHI, LA BOCCA vi è il suicidio del fratello gemello di Marco Bellocchio, Piergiorgio uccisosi negli anni sessanta. Da una dolorosa vicenda familiare il regista piacentino trae spunto per raccontare la storia di una famiglia borghese che alla vigilia del capodanno del 1981 viene colpita dalla morte di Pippo, lo zio Nigi e i nipoti nascondono la causa reale… leggi tutto
Colto da afasia creativa, Bellocchio rispolvera il soggetto de I pugni in tasca. Stavolta il suo personaggio dà fondo al carburante distruttivo per rivolgerlo contro la propria donna e la famiglia, in occasione del suicidio del suo gemello in un paese emiliano. Fiacco, improbabile, ridondante di riferimenti psicanalitici, "cervellotico, astruso" (Mereghetti), teatrale, Gli occhi, la bocca… leggi tutto
Colto da afasia creativa, Bellocchio rispolvera il soggetto de I pugni in tasca. Stavolta il suo personaggio dà fondo al carburante distruttivo per rivolgerlo contro la propria donna e la famiglia, in occasione del suicidio del suo gemello in un paese emiliano. Fiacco, improbabile, ridondante di riferimenti psicanalitici, "cervellotico, astruso" (Mereghetti), teatrale, Gli occhi, la bocca…
"E finiscila coi pugni in tasca! Sei patetico, un burattino", dice lo zio a Giovanni, il protagonista, in una scena conclusiva del film. La citazione del titolo del primo lungometraggio del regista è chiaramente voluta ed assolutamente appropriata, poichè questo Gli occhi, la bocca è un'ideale prosecuzione, ad una quindicina d'anni di distanza, del discorso cominciato con…
Alla base del soggetto di GLI OCCHI, LA BOCCA vi è il suicidio del fratello gemello di Marco Bellocchio, Piergiorgio uccisosi negli anni sessanta. Da una dolorosa vicenda familiare il regista piacentino trae spunto per raccontare la storia di una famiglia borghese che alla vigilia del capodanno del 1981 viene colpita dalla morte di Pippo, lo zio Nigi e i nipoti nascondono la causa reale…
Un film carico di forza dove Bellocchio esprime la sua poetica delle immagini. Una specie di seguito di "i pugni in tasca" con dei chiari riferimenti come la proiezione al cinema di quel suo grande e mitico film dell'esordio. Una storia densa e significativa giostrata molto bene dal regista grazie anche a due attori molto bravi. Angela Molina era stata vista da Bellocchio nel film di Bunuel…
Barbaramente. Oscillano i quattro spiccioli di memoria che porto nelle tasche. Li spenderò svogliatamente, in rhum o in oblio, poco conta l'ingrediente.. è quasi sempre il barman a far la differenza. E non è detto…
Dispiace sempre sparare sulla Crocerossa... (quanto meno è un gioco molto facile e scontato: non si sbaglia mai il bersaglio) e forse sarebbe in fondo più giusto e onesto rimandare il giudizio dopo l'effettiva…
Andiamo un po' sul privato....... perché no? Siamo fra amici. Un piccolo sfogo o, meglio, una serie di riflessioni "del giorno dopo". Anche questo fa parte della vita, una realtà con la quale tutti (o quasi) facciamo…
Bellocchio ( vicinissimo al periodo Fagioli!!) con Cerami, hanno preso le trame dei Pugni in tasca, dissemminando ancora distruzione nella famiglia, con meno rivoluzione in corpo, ma pur sempre con determinazione. Wanda rappresenta la nota devastante della storia, Giovanni, sessantottino con i remi in barca, si fa coinvolgere da questa, fino alla estrema conseguenza, ma con un motivo di pietà…
INTENSO RITRATTO DI UN RITORNO,DI UN "NOSTOS"PRIVATO DELL'ARTISTA,DELLA SUA SCELTA DI RIAFFACCIARSI AD UN MICROCOSMO CHE RITENEVA ESSERGLI ESTRANEO E LONTANO.UN FILM AUDACE,NON PER CIO'CHE MOSTRA,MA PER CIO' CHE TOGLIE:LA MORTE IN DIRETTA,LA SCELTA DELLA FUGA(QUELLA POSSIBILE DI ADESSO E QUELLA DI UN TEMPO CHE FU),LE RAGIONI DEI COMPORTAMENTI,NON DETTATI DA ESIGENZE MORALI MA …
CHE LO PENSI O LO IMMAGINI,PER(IL MAGNIFICO)MARCO BELLOCCHIO IL MONDO SI COSTRUISCE SULLA PERSONALITà DELL'INDIVIDUO E SULLA SUA IMPARI LOTTA CON SE STESSO.
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Commenti (1) vedi tutti
Film un po' pesante in qualche passaggio comunque non molto appassionante anche se gli Attori principali sono in gamba.voto.4.
commento di chribio1