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Occhi dalle stelle

Regia di Mario Gariazzo vedi scheda film

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La recensione su Occhi dalle stelle

di undying
6 stelle

Uno dei rari film (italiani) a tematica ufologica con risvolti, avanti lettera, alla X-Files. Low budget suddiviso in due differenti tempi, con finale rimasto incompleto in quanto aperto a un seguito ("La congiura del silenzio") poi mai realizzato.

 

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Occhi dalle stelle (1978): locandina

 

Dopo avere realizzato un servizio all'aperto, assieme alla modella Karin (Sherry Buchanan), il fotografo Peter Collins (Franco Garofalo) nota - durante lo sviluppo dei negativi - che nelle foto, sullo sfondo, sono presenti strani individui. Avvisa Karen e decide di tornare nel bosco, per raccogliere ulteriori indizi, venendo infine rapito dagli extraterrestri. In seguito anche Karin, dopo essersi confidata con Tony (Robert Hoffmann), un amico giornalista, scompare. Delle misteriose sparizioni, si occupa l'ispettore Grant (Martin Balsam). Quando la zona, circoscritta dall'esercito, diventa off limits, Tony si rivolge a Coleman (Victor Valente), un antiquario esperto di fenomeni ufologici. I due finiscono al centro delle attenzioni dei "Silencers", un gruppo anonimo al servizio del Governo, intenzionato a far scomparire i testimoni oculari della presenza aliena sulla Terra.

 

"Sia pure in luoghi, momenti, circostanze e paesi diversi, parte degli avvenimenti narrati in questo film, sono veramente accaduti. Documenti, fatti, date, località, nomi delle persone, civili e militari, esistite o esistenti, citati nella vicenda, sono reali."

(Didascalia prima dei titoli di coda)

 

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Occhi dalle stelle: Franco Garofalo, addotto dagli extraterrestri 

 

Al di là del budget risicato - la pietosa astronave aliena, proprio, non si può credere tale - Occhi dalle stelle trasuda ufologia allo stato puro: con dovizia di particolari, personaggi e retroscena estrapolati da dossier Top Secret. E in questo Gariazzo denota approfondita conoscenza, riesce a girare una coinvolgente sceneggiatura divisa in due tempi, che passa dalla presenza aliena al complotto governativo. Le soggettive degli alieni, realizzate con filtro deformante, sono davvero inquietanti e le musiche di Giombino contribuiscono a creare un'astmosfera unica. Scritto e diretto da Mario Gariazzo (come Roy Garret), un regista che ha affrontato svariati generi cinematografici millantando l'appartenenza ai centri ufologici N.I.C.A.P. e A.P.R.O., il film - seguito a breve distanza di tempo dallo scollacciato Incontri molto ravvicinati del quarto tipo - avrebbe dovuto trovare ulteriore sviluppo con un secondo capitolo (mai girato) dal titolo "La congiura del silenzio". Gariazzo, a distanza di dieci anni, tornerà comunque ad affrontare la tematica con Fratello dallo spazio (1988). Occhi dalle stelle può contare sulla bella cinematografia di Erico Menczer, sull'abile montaggio di Vincenzo Tomassi e su interpretazioni, tutto sommato, decisamente riuscite. Il film soffre principalmente per una struttura narrativa ibrida, con un primo tempo molto ben girato, più interessante, seguito dalla meno coinvolgente parte complottistica. Se si riesce comunque a sorvolare sull'effetto poco speciale del disco volante, nel complesso anticipa le tematiche espresse, oltre dieci anni dopo, da Chris Carter nella celebre serie televisiva X-Files: i "Silencers", che prendono di mira i testimoni oculari dei fenomeni ufologici, sono ovviamente l'equivalente degli "Uomini in nero", Gariazzo cita apertamente la Commissione Condon, il progetto Blue book e nomi storici legati alle teorie del debunking ufologico.

 

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Occhi dalle stelle: Franco Garofalo 

 

Il fotografo addotto [1]

 

"Gariazzo era molto convinto di questi fenomeni. Mia figlia, in quel periodo si interessava di ufologia, aveva 12 anni. Era felicissima di questo mio film - venivo catturato dagli extraterrestri - e l'ho portata con me, sul set un paio di volte. Io ci ho creduto, nella misura in cui l'attore gioca come un bambino, nei confronti del personaggio. Però mi sono divertito. È stato molto faticoso, molte sequenze le abbiamo girate di notte, al freddo, in pieno inverno. Il mio personaggio, nel film Occhi dalle stelle, era un fotografo di moda e quindi, una sera, decide di andare a fare un servizio con la sua modella in questa radura. Terminato il servizio, nel suo studio, quando sviluppa il negativo si accorge che ci sono delle presenze, che al momento non erano visibili. Decide di tornare sul posto. Chiede alla modella se vuole accompagnarlo, ma lei si rifiuta. Lui ci va comunque da solo. E lì, viene catturato dagli extraterrestri. Diciamo che il mio è un personaggio che introduce al film, che poi cambia molto nella trama, nella vicenda, diventa quasi un poliziesco. Inizia molto bene, infatti ci furono delle recensioni che parlavano bene di questo fotografo che introduce il film."

(Franco Garofalo)

 

 

NOTA

 

[1] Dichiarazioni di Franco Garofalo, presenti nel documentario "Psychotecnica di un attore", contenuto nel dvd Cinekult.

 

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Occhi dalle stelle: Sherry Buchanan 

 

"Non ho assolutamente prove, ma credo all'esistenza della vita extraterrestre in qualche parte del cosmo. Penso che sarebbe uno spreco ingiustificabile la creazione di un universo sterminato e vario come il nostro che avesse come unico risultato finale la vita terrestre."

(Tullio Regge)

 

Occhi dalle stelle (Mario Gariazzo, 1978) - Clip

 

F.P. 12/06/2022 - Versione visionata in lingua italiana - DVD Cinekult (durata: 94'05")

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