Regia di Curtis Bernhardt vedi scheda film
Due sorelle gemelle: una semplice e buona, l’altra maligna e sofisticata. La seconda ruba il fidanzato alla prima, che si rifugia nella pittura. Poi l’intreccio si fa prevedibile: una delle due esce di scena, l’altra prende il suo posto e si ritrova intrappolata in una vita non sua (“Una vita rubata”, è il titolo originale). Forse perché ho visto da poco Chi giace nella mia bara? (peraltro posteriore, del 1964), che ha una trama molto simile, questo film mi sembra un po’ risaputo. E comunque il lieto fine è troppo inverosimile e incongruo rispetto alle premesse narrative.
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