Regia di Curtis Bernhardt vedi scheda film
L’indice di probabilità della vicenda rasenta i minimi storici, ma la cifra psicologica e motivazionale dei personaggi è talmente accurata ed esemplare da far scattare la malia dei migliori felleuton hollywoodiani. La Davis si fa trina: produttrice, si supera nel ruolo duplice delle gemelle omozigote (ma non sarà l’ultima volta in cui dovrà fare i conti con se stessa…). Passioni oltraggiose, sconvenienti eredità, approssimazioni, rivalse e morte che Bernhardt domina e sommerge con luci e brume. Carica di suggestioni simboliche l’ambientazione isolana. Clamoroso e gratuitissimo il finale.
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