Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film
Un po' datato a rivederlo oggi, ben più dei (soli, si fa per dire) trent'anni dalla sua realizzazione. L'Oblomov letterario non è facile da visualizzare: l'allusività sottile che permea il romanzo difficilmente poteva essere translata sullo schermo. Ci ha provato un bravissimo regista come Mikhalkov che ha però intevitabilmente mancato di rendere il senso profondo del romanzo (peraltro accennando appena ad una porzione non inconsistente, pur dilungandosi in due ore e venti di pellicola), soprattutto nelle due relazione nodali del protagonista con il suo maggiordomo Zachar e con la bella Olga. Colori ed atmosfera un po' muffosi, pigri (ma questo era implicito), il tutto sostanzialmente "pesante" ben oltre la pesantezza originale del bellissimo libro di Goncarov.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta