Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film
intenso e profondo ritratto di un "inetto a vivere", raccoglie alla meglio lo spirito di tanta letteratura decadente del tardo 800. Oscilla tra il grottesco e l'amaro, e attraverso il personaggio del protagonista filtra un'acuta critica della nobilta', anche di quella apparentemente piu' attiva e vitale. Ma e' anche e soprattutto una riflessione su temi alti come il senso della vita, la memoria e l'oblio, l'opportunita' di dare una svolta alla propria vita e infine l'amore.
e' un narratore di classe. Qui dispensa piani-sequenza con grande eleganza, senza scadere nella maniera; lavora sulle luci e le ombre, gli esterni e gli interni in maniera geniale; sa dosare al meglio gli umori e le sensazioni; e soprattutto da spessore a ciascuno dei personaggi principali
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