Oblomov è un aristocratico proprietario terriero che ha in noia il mondo e preferisce dormire e rifugiarsi nei suoi sogni. Ha rinunciato alla carriera, a scontrarsi con le grettezze della vita sociale, e nemmeno l'amore per la bella Olga potrà strapparlo alla sua scelta. Bel film di Michalkov, dal romanzo di Goncarov: vasti paesaggi, accurata ricostruzione d'ambiente, ispirata adesione al personaggio.
Giunse nelle sale cinematografiche d'Italia, con molti anni di ritardo rispetto alla data, 1979, reale di elaborazione. Il miglior romanzo russo nel film russo più bello; con un finale che amplia il tema narrativo a segno, monitore, d'ironia tragica e attuale.
"Liberatosi dalle preoccupazioni lavorative,Oblòmov amava sprofondare nel mondo da lui stesso creato. Gli erano consone le delizie di elevati intenti e non era estraneo alle afflizioni comuni all'umanità tutta.Nel profondo dell'anima piangeva amaramente,a volte,sulle disgrazie dell'umanità;provava sofferenze oscure,senza nome,e malinconia,e aspirazione a qualcosa di remoto,a quel… leggi tutto
Il divano grande assente
In questo trasporto al cinema del grande romanzo di Goncarov manca proprio l'elemento fondamentale del personaggio Oblomov e della sua malattia (l'oblomovismo): il divano, inteso come simbolo della inedia, ignavia e indecisione cronica del protagonista.
Quanto c'era di originale nel libro di Goncarov e di metaforico per la situazione della Russia dell' 800… leggi tutto
Solamente un regista russo può mettere in scena con tanta accortezza un testo russo: occorre arrendersi all'evidenza. Il romanzo di Goncharov (più semplicemente intitolato Oblomov) da cui Mikhalkov trae questa pellicola - anche in veste di sceneggiatore, insieme a Aleksandr Adabashyan - è esattamente ciò che qui compare, cioè sostanzialmente una commedia. Agrodolce e spietata, come… leggi tutto
"E' un capolavoro della cinematografia. Mikhalkov ha qui badato sopattutto a non tradire lo spirito di Gonciarov e lo ha fatto con arguzia e fantasia. Poi, l'Oblomovismo non muore, qui, con Oblomov: si perpetua attraverso suo figlio, che fin dalla più tenera infanzia si accinge a ricalcare le orme paterne. Ed è su questo tremendo messaggio che si conclude il film, il cui valore…
*** ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA *** Sicuramente un buon film, questo di Nikita Michalkov. E' forse solo un tantino lento all'inizio, ma poi marcia benissimo e appassiona. C'è anche la possibilità che quella lentezza iniziale sia voluta, per rendere la noia e l'insensatezza della vita del protagonista. Ho trovato poi indovinate anche idee di regia e di fotografia di cui il film…
Il divano grande assente
In questo trasporto al cinema del grande romanzo di Goncarov manca proprio l'elemento fondamentale del personaggio Oblomov e della sua malattia (l'oblomovismo): il divano, inteso come simbolo della inedia, ignavia e indecisione cronica del protagonista.
Quanto c'era di originale nel libro di Goncarov e di metaforico per la situazione della Russia dell' 800…
Solamente un regista russo può mettere in scena con tanta accortezza un testo russo: occorre arrendersi all'evidenza. Il romanzo di Goncharov (più semplicemente intitolato Oblomov) da cui Mikhalkov trae questa pellicola - anche in veste di sceneggiatore, insieme a Aleksandr Adabashyan - è esattamente ciò che qui compare, cioè sostanzialmente una commedia. Agrodolce e spietata, come…
Un po' datato a rivederlo oggi, ben più dei (soli, si fa per dire) trent'anni dalla sua realizzazione. L'Oblomov letterario non è facile da visualizzare: l'allusività sottile che permea il romanzo difficilmente poteva essere translata sullo schermo. Ci ha provato un bravissimo regista come Mikhalkov che ha però intevitabilmente mancato di rendere il senso profondo del romanzo (peraltro…
Tratto dal romanzo di Goncarov, il film di Michalkov è la storia di Ilija Ilijch, proprietario fondiario, che passa la sua vita in modo ozioso e noioso soffrendo nel contempo per non riuscire a darle un senso, a trovare il suo ruolo, e ad impiegare in modo migliore e più produttivo le sue forze. Timido e apatico, è un uomo dominato da una volontà di inazione che lo rende incapace di…
"Liberatosi dalle preoccupazioni lavorative,Oblòmov amava sprofondare nel mondo da lui stesso creato. Gli erano consone le delizie di elevati intenti e non era estraneo alle afflizioni comuni all'umanità tutta.Nel profondo dell'anima piangeva amaramente,a volte,sulle disgrazie dell'umanità;provava sofferenze oscure,senza nome,e malinconia,e aspirazione a qualcosa di remoto,a quel…
Un bellissimo film molto fedele al romanzo di Goncarov con ottimi interpreti e immagini suggestive; belli i flashback sull'infanzia di Ilja Ilic e le immagini di San Pietroburgo sotto la neve. Consigliato a chi ha amato "Fanny e Alexander" di Bergman
film che mi ha spiazzato in molti punti.L'ho trovato stranamente e non me l'aspettavo,simile a "Picnic ad Hanging Rock" del '76,specialmente nei primissimi 5' e nei flashback seguenti nei quali si vedeva il piccolo Oblomov e si sentiva in sottofondo della musica che mi ha ricordato molto da vicino il film sopracitato x intenderci musica spaziale alla Tangerine Dream che bene si mescolava alle…
Un grande film sotto ogni aspetto: Mikhalkov dosa benissimo gli umori del patetico, del comico e di un leggero carattere grottesco ogni tanto, in una vicenda di decadenza che trova qualche scossa briosa nell'amicizia e una meta travagliata nell'amore. Stupendi in particolare la sequenza passionale durante un temporale nel parco e il finale immerso nel verde. 8
intenso e profondo ritratto di un "inetto a vivere", raccoglie alla meglio lo spirito di tanta letteratura decadente del tardo 800. Oscilla tra il grottesco e l'amaro, e attraverso il personaggio del protagonista filtra un'acuta critica della nobilta', anche di quella apparentemente piu' attiva e vitale. Ma e' anche e soprattutto una riflessione su temi alti come il senso della vita, la memoria…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Giunse nelle sale cinematografiche d'Italia, con molti anni di ritardo rispetto alla data, 1979, reale di elaborazione. Il miglior romanzo russo nel film russo più bello; con un finale che amplia il tema narrativo a segno, monitore, d'ironia tragica e attuale.
leggi la recensione completa di feliniTra commedia e melodramma,tutto sulle spalle del suo interprete Tabakov su una costruzione storica eccelsa.
commento di ezio