Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
Pellicola di propaganda uscita poco prima della resa dell'esercito giapponese nel secondo conflitto mondiale, che esalta l'eroismo dei soldati americani e demonizza i militari del Sol Levante, disegnandoli come sadici e torturatori (sostanzialmente vero, vista la tristissima fama dei campi di prigionia nipponici e le stragi perpretate in Cina ai danni di civili) e chiamandoli con l'appellativo di "scimmie". Tutto perdonabilissimo se confrontato con il fascio-patriottico BERRETTI VERDI diretto e interpretato da John Whayne nel 1968 e con certe fumettistiche operazioni di più recente produzione. Tolti questi limiti, OBIETTIVO BURMA resta tutt'oggi un classico del genere bellico, che a distanza di quasi ottant'anni e' ancora in grado di appassionare con un ritmo veramente esemplare e momenti di grande tensione ed efficacia, non sempre riscontrabili in pellicole odierne dello stesso genere. Merito di un'ambientazione e interpretazioni realistiche, con attori sporchi e sudati che si immedesimano alla perfezione nei rispettivi personaggi e nelle drammatiche situazioni che devono affrontare. La medesima sceneggiatura ispirerà nuovamente il regista Raoul Walsh per dirigere nel 1951 TAMBURI LONTANI, una sorta di remake in versione western/avventurosa, con la giungla birmana sostituita dalle paludi della Florida, e gli odiatissimi giapponesi da una bellicosa tribù di indiani seminole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta