Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
L’evocativo stile di Tornatore compare in tutti i suoi film, in questo suo capolavoro assoluto più che negli altri. La spontaneità del piccolo Salvatore Cascio rende tutto più reale e permette l’identificazione del giovanissimo attore con il regista, spesso capace di immedesimarsi nelle storie che racconta, introducendo nelle trame pezzi veri del suo vissuto. Il cast eccelle in una performance d’autore e ognuno sembra designato per il ruolo che ricopre. Favoloso Philippe Noiret nei panni del fato Alfredo, così come è intensa l’interpretazione di Pupella Maggio e Enzo Cannavale ma non sono i soli, il cast è illustre, capace di raccontare il tutto in modo ancora più accorato. La fotografia da teatro antico cartonato scorre sulle suggestive note del maestro Ennio Morricone (che diverse volte ha messo il suo talento a disposizione del regista siciliano) e ogni sequenza finisce per essere un’esplosione di vivide emozioni. Senz’altro uno dei tre film italiani che più ha meritato l’omino d’oro.
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