Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
La qualità migliore di questo film? La colonna sonora. Straordinaria come gran parte del lavoro di Morricone. Ho avuto modo anche di suonarla ed è un vero piacere per i sensi. Lo spartito, già solo a guardarlo, ti emoziona. Ennio al massimo della sua forma, sui livelli (dell'empireo dei compositori) di Mission.
Sarà una mia deformazione ma mi sembra che sia il film e seguire la colonna sonora e non il contrario! La confezione (nella versione sforbiciata ovviamente) non è male ma definirlo un capolavoro mi sembra francamente un po' troppo. Ai miei occhi la pecca fondamentale è quella ruffianeria di fondo che trovo disseminata qua e là, una falsità (sicilia onirica è stata descritta da alcuni, io direi da cartolina un po' ritoccata con il photoshop *** ) al limite della caccia alla lacrima e al sospiro. Non perdono a questa pellicola un ricorso ad alcuni fra i più comuni stereotipi sugli italiani che tanto piacciono all'estero ma nei quali io proprio non mi riconosco. Lo sguardo sembra quello dell' emigrato all'estero che ricorda o sogna con nostalgia un eden mai esistito. L'emozione, anzi la commozione di facile presa è in agguato costantemente. Al ricevimento dell'Oscar ho provato un senso di disagio: ho avuto l'impressione che il film fosse piaciuto agli americani perchè mostra gli italiani esattamente come ci si aspetta che siano, se si pensa a loro in termini positivi (perchè sui negativi ci sarebbe da scrivere un papiro). L'Oscar può anche starci (il film ha una discreta sceneggiatura e regia, gli interpreti sono giusti ...) ma la mia sensazione che sia stato premiato "un clichè" resta
*** Non che il photoshop sia stato usato per abbellire! Solo tutto mi è sembrato troppo siculo. La piazza, i palazzi, i pescatori al cinema all'aperto (un'immagine molto verghiana in effetti), la faccia di Cascio e di Leonardi poi. Tutto troppo.
Struggente e malinconica
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