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Nuovo Cinema Paradiso

Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nuovo Cinema Paradiso

di claudio1959
10 stelle

Chi ama il cinema non può non amare “Nuovo cinema Paradiso”, proprio per la sua purezza e sensibilità e per la sua passione sincera.

scena

Nuovo Cinema Paradiso (1988): scena

Philippe Noiret, Salvatore Cascio

Nuovo Cinema Paradiso (1988): Philippe Noiret, Salvatore Cascio

Philippe Noiret, Salvatore Cascio

Nuovo Cinema Paradiso (1988): Philippe Noiret, Salvatore Cascio

Nuovo Cinema Paradiso Italia/Francia 1988 la trama: Nuovo cinema Paradiso e’ la GRANDE storia di un’amicizia, quella tra Alfredo l’operatore del cinema di parrocchia del paesino immaginario di Giancaldo in Sicilia e Salvatore in seguito diventato un popolare ed affermato regista a Roma. In seguito alla notizia della morte dell’amico Salvatore ripercorre nostalgicamente nella sua mente i momenti più belli ed importanti di questa amicizia e prende un aereo e vola in Sicilia per presenziare ai funerali dell’amico. Qui troverà un’amara sorpresa scoprendo che la sala del cinema verrà abbattuta, dopo sei anni di chiusura, quando ormai la sala per sopravvivere era costretta a programmare film a luci rosse. La recensione: un film meraviglioso che ha avuto ben tre edizioni: 173 min (prima versione e director's cut) 155 min (seconda versione) 123 min (versione internazionale). Io ho visionato la versione di 123 minuti. Diretto in modo sublime da Giuseppe Tornatore al suo secondo film dopo “Il camorrista” del 1986. Casa di produzione Cristaldifilm, Films Ariane. Distribuzione in italiano Titanus. Fotografia di Blasco Giurato. Montaggio Mario Morra quello dei documentari: Ultime grida dalla savana, co-regia con Antonio Climati (1976) Savana violenta, co-regia con Antonio Climati (1976) Formula uno, febbre della velocità, co-regia con Ottavio Fabbri e Oscar Orefici (1978) Dolce e selvaggio, co-regia con Antonio Climati (1983) Dimensione violenza (1984). Colonna sonora di Ennio Morricone, Andrea Morricone (Tema d'amore). Il film ha vinto numerosi premi tra cui il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989, il Golden Globe per il miglior film straniero nel gennaio 1990 e il Premio Oscar per il miglior film straniero nel marzo 1990. Un film che è anche, ma non solo una commovente commedia sentimentale esatta fotografia di un’Italia che ormai non esiste più. Ambientato in un piccolo paese siciliano nell’immediato dopoguerra, sulle macerie di un conflitto doloroso e con grandi perdite umane. Una nazione che però vuole riprendersi e guardare in avanti. Giuseppe Tornatore con abilità e maestria nell’uso della mdp ci mostra in maniera dettagliata la società di quel periodo, attraverso gli occhi innocenti di un bambino innamorato perso del cinema. Il cinema nel dopoguerra era l’unica valvola di sfogo accessibile a prezzi moderati di un popolo voglioso di evadere e divertirsi nella sala buia e tutti si divertivano da perfetti sconosciuti, ma uniti dalla passione cinefila. Poi arrivò la tv a sparigliare le carte e cambiare i gusti degli italiani. Molto intrigante la scelta stilistica nella scelta dei vari personaggi a cominciare dal prete, che si preoccupa di far tagliare i baci proibiti sulla scena, i bimbi che vivono gioiosamente la loro tenera età, gli spettatori delle gallerie che sputano sul pubblico assiepato in platea e tante bellissime scene che vanno godute e non raccontate. Per me è un grande capolavoro, reso più emozionante dalla musica di Ennio Morricone, una ost leggendaria, come tante da lui scritte e musicate per il grande schermo e fa onore a Giuseppe Tornatore di avergli dedicato un meraviglioso documentario intervista: “Ennio” del 2021 poesia allo stato puro. Quindi Nuovo cinema Paradiso la si può considerare un’opera d’arte studiata in ogni minimo particolare e dettaglio. Tutto il film fila liscio e catartico, prima del gran finale capace di commuovere …. fino alle lacrime, come il protagonista sulla scena Salvatore Di Vita ormai grande ed affermato regista interpretato da Jacques Perrin. Salvatore va detto che è interpretato da bambino da Salvatore Cascio e da adolescente da Marco Leonardi. Alfredo interpretato da Philippe Noiret uno dei più grandi attori francesi della storia del cinema, particolarmente attivo anche in Italia. I coprotagonisti sono tutti caratteristi eccezionali su tutti la mitica Pupella Maggio di “Amarcord” del 1973 di Federico Fellini, qui interpreta Maria l’anziana madre, sarà lei con una toccante telefonata ad informare il figlio della morte di Alfredo. Per concludere chi ama il cinema non può non amare questo film in modo appassionato, e’ una poesia, un canto d’amore, con le molte scene tratte da film celebri e dai manifesti affissi, che sono una delizia assoluta. Per non parlare della scena finale con il montaggio dei baci degli attori tagliati dal parroco Don Adelfio il grande Leopoldo Trieste. Interpreti e personaggi Philippe Noiret: Alfredo Salvatore Cascio: Salvatore Di Vita bambino Marco Leonardi: Salvatore Di Vita adolescente Jacques Perrin: Salvatore Di Vita adulto Antonella Attili: Maria giovane Nino Terzo: padre di Peppino Enzo Cannavale: Ciccio Spaccafico Isa Danieli: Anna Leo Gullotta: Ignazio Pupella Maggio: Maria anziana Agnese Nano: Elena Mendola adolescente Leopoldo Trieste: don Adelfio Tano Cimarosa: fabbro Nicola Di Pinto: idiota del villaggio Roberta Lena: Lia Nellina Laganà: prostituta Giuseppe Tornatore: proiezionista

Marco Leonardi, Philippe Noiret

Nuovo Cinema Paradiso (1988): Marco Leonardi, Philippe Noiret

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