Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Un uomo e una donna, due yuppies in carriera vivono una storia d’amore negli anni ’80 per 9 SETTIMANE E ½.
Da un romanzo poco noto scritto da una donna, l’ex pubblicitario Adrian Lyne gira una sorta di spot sui successi e i fallimenti dei trentenni negli anni di Reagan.
Il testo iniziale era già poca cosa ma aveva il coraggio del sesso hard (magari una versione porno fedele al libro guadagnerebbe una stelletta. Come interprete maschile ci vedrei bene Franco Trentalance, che se legge queste righe mi spara. In qualche intervista ha dichiarato il suo odio per questo film!), cosa voleva dire (romanzo e film) non si capisce bene (le disillusioni di una gallerista in carriera? Un play boy in crisi quando incontra il vero amore? Come costruire un sentimento con poche parole? Boh!!!).
Fotografia perfetta, colonna sonora che alterna pezzi pessimi (la brutta “You can leave your hat on” di Joe Cocker che, stranamente, è il brano più famoso del film) con altri decisamente migliori (“Slave to love” di Bryan Ferry).
Grande successo e culto per molti (contenti loro!). Valore storico per le polemiche (ma non era il caso) sorte attorno, compresa quella sulla prima messa in onda televisiva (era programmato per le 20.30 su Canale 5 Mediaset nel 1988, fu spostato alle 21.30 dopo varie lettere di madri che si lamentavano. Stessa cosa successe poco tempo dopo per L’ULTIMO TANGO A PARIGI). Per la serie…tanto rumore per nulla!!! Due stellette e ½!
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Caro Davide stavolta non sono d'accordo con te ;-) in questo film c'è tutto il vuoto desolante della mentalità yuppies, il lato oscuro di un gran decennio quali sono stati gli anni '80.. E Kim Basinger in quelle immagini era una f... da urlo. Insomma, si pur involontariamente visto che il regista aveva ben altri obiettivi, un piccolo trattato su una certa società e una certa fascia sociale di quel periodo. E diamogli una stelletta in più dai.......
Non é che l'ho capito molto quello che volesse dire il regista. Un senso di amarezza si avverte ma troppe scene mi sembrano gratuite. Quasi sufficiente! Ciao Gianni!
Condivido in pieno la tua opinione. Del film pensavo meglio, sinceramente, mi sembrava che mancassero tante cose all'appello, interessante solo il lato psicopatico/pericoloso di John... Credo che alla fine l'unica cosa che abbia contato per renderlo così popolare appunto sono le famose scenette con i suddetti attori. Non capisco nemmeno la moralità della tv italiana (la mediaset ahahah) quando mostrano "cose non ben identificate" ben peggiori a tutte le ore del giorno. Chiudo qui la polemica per la pace perpetua. :D
Grazie Ni na! In effetti non é un brutto film ma troppe cose mancano all'appello, come dici giustamente te. All'epoca tanto rumore per nulla! Ciao!
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