Regia di George Cukor vedi scheda film
La Bella nelle mani di una belva presentatasi con fare distinto e con charme,è uno dei molti temi ricorrenti nel thriller ad ambientazione familiare,inquadrando una storia sentimentale in cui la donna è la vittima di un intrigo che ne raggira l'innamoramento e alla lunga può rivelarsi una trappola mortale."Angoscia" di George Cukor è uno degli archetipi del filone,nel quale la soprano Ingrid Bergman si sposa con il gentleman Charles Boyer,completamente rapita dal savoir faire dell'uomo,che in realtà,a poco a poco,rivela un temperamento dispotico e tendente al collerico,se non si fa quel che egli vuole:e le brutte sorprese non sono finite...Cukor allestisce un bel thriller sentimental-gotico,in cui la tensione viene elaborata ad arte,con una protagonista bella e falsamente fragile,che rimane imprigionata in una ragnatela di inganni che vorrebbero farle crollare l'equilibrio mentale,ed un villain che scopre progressivamente l'ignobiltà di cui è capace.In un quadro di luci,ombre e penombre,il film si svolge con una prima parte benissimo congegnata,in cui si avverte una sottile aria di inquietudine e lo spettatore presagisce che la coppia da poco unitasi in matrimonio non è felice come vorrebbe mostrarsi,e forse ha qualche leggerissimo cedimento nello scioglimento del racconto,divenendo un pò prevedibile,ma il "numero" vendicativo con cui la Bergman affronta Boyer appena prima della conclusione merita una considerazione particolare.Tra paranoia montante ed effettiva pressione che le viene esercitata addosso,l'eroina in pericolo si riscatta con l'appoggio di un giovane investigatore,e ogni figura che ha spazio nella casa in cui è ambientata la maggior parte della storia assume connotati ambigui e vagamente sinistri,come le due cameriere. Un ottimo film,ben costruito e recitato.Oscar alla Bergman per questa parte,uno dei tre vinti dalla grande attrice svedese.
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