Paula ha sposato Gregory, che molto tempo prima ha strangolato la zia per impadronirsi dei suoi gioielli. La coppia abita nella casa in cui il crimine fu commesso. Anton cerca di rendere folle la giovane moglie per mezzo di una messa in scena destinata a terrorizzarla: rumori notturni, luce delle lampade che si abbassa senza motivo e altre cose simili. Fortunatamente interviene un giovane ispettore che intuisce quanto sta avvenendo, ma...
Note
Bel melodramma "gotico" di George Cukor. L'atmosfera morbosa che a poco a poco avvolge insidiosamente Ingrid Bergman è costruita con grande eleganza ed efficacia; il coinvolgimento è assicurato. La Bergman (che per questa interpretazione vinse l'Oscar) è veramente brava: riesce a esprimere con tali accenti di verità il disorientamento e poi il panico del suo personaggio, da comunicare allo spettatore una condizione di vera angoscia.
La Bergman, vittima sacrificale, è adatta al ruolo e si cala con impressionante immedesimazione nel personaggio, tratteggiato con raffinata cura formale in sceneggiatura e nobilitato da una regia magistrale, in grado di valorizzare, con un nebuloso bianco & nero, una storia in bilico tra gotico e melodramma.
Ma nessuno si è accorto che questo film è scritto malissimo, senza sfumature, con il protagonista che diventa all'improvviso un pazzo senza che nessuno ci dica perché?
Una giovane ereditiera, una casa che sembra stregata, un marito amorevole e gentile che lentamente si trasforma in un dispotico padrone. E infine Cotten, l'eroe romantico che risolverà tutto. Thriller riuscitissimo di George Cukor.
Nonostante l'età rimane un film interessante e molto piacevole alla visione. Brava la Bergman!! Ma boyer non è da meno. Simpatica visione giovanile della Lansbury, che certo non ha mai fatto della bellezza il suo cavallo di battaglia... non che il resto... Voto 8.
Gran bel film anni '40 dove troviamo una strepitosa Ingmar Bergman e una storia inquietante e intrigante allo stesso tempo. E' una storia melodrammatica con qualche elemento thriller che ne accentua la suspance
Cast in stato di grazia, Ingrid su tutti. Assieme a VERTIGINE di Preminger e OMBRE MALESI di Wyler, resta il miglior film di suspence ante-guerra che non sia stato diretto da Hitchcock.
Un film nel quale Cukor sa gestire al meglio la suspense del racconto. Anche gli interpreti, altrove fin troppo affettati nella recitazione, sanno aderire bene all'atmosfera angosciosa (ma guarda un po'!) della materia.
Angosciante,inquietante,folle,uno dei film più claustrofobici che io abbia visto con una Bergman al meglio,un ambiguissimo Boyer e la mitica Lansbury al suo primo ruolo importante,tra l'altro candidata all'Oscar.
"If I were not mad I could have helped you,if I were not mad,whatever you have done,I could have pitied and protected you ! But because I am maid I have betrayed you,and because I am mad I am rejoicing you with my heart,without a shred of pity,without a shred of regret...watching you go with glory in my heart ! " "Gaslight" di Patrick Hamilton,1938 "Non ti chiedo di comprendermi.Tra di noi ci… leggi tutto
L'ultima parte del film, quando Cotten inizia a indagare, è molto buona e salva il film un po '. La mia unica domanda per quanto riguarda la storia - è il motivo per cui le cameriere non sono stati trovati colpevoli di aver cospirato con Boyer poiché sembra che lo facciano, soprattutto in caso di Angela Lansbury. leggi tutto
Un microcosmo di malcelate identità, di segreti, di grovigli mentali, il film di Cukor è si tutto questo ma è anche, e soprattutto, un horror psicologico travestito da melodramma. La piccola magione in cui è girato possiede l’eterno fascino della decadenza ed è tra i miracoli scenografici più dark della storia del cinema. Grandissima…
“The Mist” (la Bruma, la Foschia, piuttosto che la Nebbia, anche se la Nebbia sarebbe più attinente all’opera in questione, ma “the Fog” era ed è, in campo horror-cinematico,…
Joseph Cotten nacque nel 1905 a Petersburg in Virginia. Pur avendo studiato recitazione, inizialmente lavorò come agente pubblicitario e come critico teatrale. Nel 1930 debuttò a Broadway e nel 1937…
Angoscia e’ un thriller elegante del 1944. Paula/Ingrid Bergman, si trasferisce in Italia da Londra dopo l’assassinio, senza aver trovato il colpevole di sua zia, una famosa cantante lirica: qui fa la conoscenza di un pianista di livello mediocre tale Anton Gregory/ Charles Boyer e lo sposa. La giovane non ha ancora superato il trauma della morte della zia Alice Alquist, nonostante…
Un gioiellino imperdibile, ben fatto sotto ogni aspetto, e sarebbe stato difficile aspettarsi il contrario con Cukor alla regia e Cotten, la Bergman e Charles Boyer a reggere magnificamente la scena. A impreziosire il tutto, un'inedita e bravissima Angela Lansbury nel ruolo della cameriera impertinente e maliziosa. La scena è fin da subito pregna di tensione e mistero,…
Un superbo capolavoro del genere noir e senza dubbio uno dei film più eccellenti di tutta l'epoca del bianco e nero. Regia, interpreti e scenografia sono praticamente perfetti. Cukor - di cui conosciamo in particolare le cosiddette sofisticated comedies - qui ci dà una prova da vero maestro in un genere tutt'affatto differente, guidando con mano sicura un pool di…
Ingrid Bergman è una cantante che sposa il pianista Charles Boyer. Tuttavia la Bergman è ossessionata dalla morte di sua zia, uccisa qualche tempo prima e l'angoscia che vive in lei, anche a causa di strani avvertimenti notturni, non si placa...
E' un thriller a cui non mancano né il fascino né le giuste atmosfere. E' interessante, garbato e non gli manca la…
Dagli anni 70' in poi, molti registi si sono rifatti al cinema di Alfred Hitchcock, saccheggiando qua e là tutto l'armamentario dei trucchi del regista inglese. Sicuramente il primo epigono è Angoscia (1944) di George Cukor, dove l'influenza di Rebecca - La Prima Moglie (1940) e L'Ombra del Dubbio (1943) è evidente in taluni punti.
Scorgendo la filmografia di Cukor,…
Spesso il cinema si trasforma in qualcosa di profondo, una forma d'arte straordinariamente introspettiva capace di avventurarsi nella mente umana e mostrarne le sembianze labirintiche: quando l'indagine psicologica…
La luce è vita.
La luce intesa come opposto del buio, come elemento primario, biblico e vitale che ha favorito lo sviluppo umano, fin dall’invenzione del fuoco, fino ad arrivare allo spreco…
"Gaslight" di George Cukor è il rifacimento di un film inglese del 1940 diretto da Thorold Dickinson con Anton Walbrook e Diana Wyniard, inedito in Italia, che una parte della critica ritiene superiore al remake americano. Io non posso fare il confronto tra i due film, mi limito a dire che Cukor ha realizzato un pregevole dramma psicologico in cadenza di thriller quasi hitchcockiano, ma…
Si tratta della versione aggiornata di una mia vecchia playlist su Ingrid Bergman, attrice che tuttora reputo fra le mie preferite in assoluto, che purtroppo col passaggio al nuovo sito è sparita e non è…
Prologo con delitto, intermezzo finto sentimentale, il resto è thriller: una donna prigioniera in una casa-trappola, con i piani superiori chiusi come la stanza di Barbablù, e un marito che ogni sera esce con una scusa improbabile. Cukor alla regia se la cava bene con un soggetto (forse non molto verosimile) che sembrerebbe fatto apposta per Hitchcock, compresi certi personaggi secondari quali…
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Commenti (16) vedi tutti
La Bergman, vittima sacrificale, è adatta al ruolo e si cala con impressionante immedesimazione nel personaggio, tratteggiato con raffinata cura formale in sceneggiatura e nobilitato da una regia magistrale, in grado di valorizzare, con un nebuloso bianco & nero, una storia in bilico tra gotico e melodramma.
commento di undyingBarkilphedro, è chiaro che non hai capito il film o non l'hai seguito bene.
commento di kotrabMa nessuno si è accorto che questo film è scritto malissimo, senza sfumature, con il protagonista che diventa all'improvviso un pazzo senza che nessuno ci dica perché?
commento di BarkilphedroUna giovane ereditiera, una casa che sembra stregata, un marito amorevole e gentile che lentamente si trasforma in un dispotico padrone. E infine Cotten, l'eroe romantico che risolverà tutto. Thriller riuscitissimo di George Cukor.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloCapolavoro assoluto nel suo genere, avvincente oggi come al tempo in cui uscì nelle sale cinematografiche.
leggi la recensione completa di mirielNonostante l'età rimane un film interessante e molto piacevole alla visione. Brava la Bergman!! Ma boyer non è da meno. Simpatica visione giovanile della Lansbury, che certo non ha mai fatto della bellezza il suo cavallo di battaglia... non che il resto... Voto 8.
commento di BradyThriller d'atmosfera a cui non manca la suspense.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFilm archetipico. Null'altro da aggiungere.
commento di moviemanGran bel film anni '40 dove troviamo una strepitosa Ingmar Bergman e una storia inquietante e intrigante allo stesso tempo. E' una storia melodrammatica con qualche elemento thriller che ne accentua la suspance
commento di XANDERBellissimo film stile Hitchcock, ottime la fotografia e le luci, indimenticabili le scene di isteria della Bergman.
commento di aletto1992Cast in stato di grazia, Ingrid su tutti. Assieme a VERTIGINE di Preminger e OMBRE MALESI di Wyler, resta il miglior film di suspence ante-guerra che non sia stato diretto da Hitchcock.
commento di DaltonUn film nel quale Cukor sa gestire al meglio la suspense del racconto. Anche gli interpreti, altrove fin troppo affettati nella recitazione, sanno aderire bene all'atmosfera angosciosa (ma guarda un po'!) della materia.
commento di sasso67UN CAPOLAVORO DI RECITAZIONE E SUSPENCE!!!
commento di giorginho(E' Joseph Cotten. L'investigatore della Finestra sul cortile invece è Wendell Corey.)
commento di zio_ulceraun classico di hollywood, mille volte imitato
commento di filmleoAngosciante,inquietante,folle,uno dei film più claustrofobici che io abbia visto con una Bergman al meglio,un ambiguissimo Boyer e la mitica Lansbury al suo primo ruolo importante,tra l'altro candidata all'Oscar.
commento di gio83