Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
L'indagine del commissario Coleman(A. Delon) poliziotto disilluso alla caccia di una banda di rapinatori, in una Parigi plumbea e spettrale.
Non si perde certo in spiegazioni Jean-Pierre Melville, lascia che siano i personaggi a chiarirci le idee.
La camera indugia volutamente sui visi dei protagonisti , scavandone le psicologia e disegnando un cinema crepuscolare, tutto virato all'interiorità.
Dopo la bella scena d'apertura della rapina in banca , scandita dalle onde del mare che si infrangono sulla costa e dall'altalenante ed ipnotico allarme dell'istituto, nella parte centrale il film perde un po' di compattezza (eccessivamente lunga la scena della rapina al treno), per poi recuperare nel cinico e secco epilogo, in puro stile Melvilliano.
Tutti gli interpreti hanno stampato in faccia il riflesso della morte, l'ombra della disfatta. Bene Delon, benissimo la Deneuvre.
Ultima prova del genio , sicuramente non il suo miglior film, ma pure sempre Melville.
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