Il commissario Coleman indaga su una rapina in banca. Da un informatore apprende che il furto serve in realtà per un colpo più grosso: rapinare un trafficante di droga. Stretta d'assedio la banda, Coleman uccide Simon, il capo, sotto gli occhi di Cathy, la donna cui erano entrambi legati.
Note
Ultimo film di Melville, ancora una "recherche" attraverso l'indagine di uno sbirro disilluso. I film del maestro del noir non raccontano situazioni ma psicologie, e questo non fa eccezione. Momenti straordinari, sguardi di rispetto tra guardie e ladri, l'incombenza tragica del destino. Da segnalare la grande prova di Riccardo Cucciolla.
Ultimo noir di Melville, non sicuramente il migliore. Discrete le atmosfere, spiccano più i co-protagonisti dello scialbo Delon; il risultato non esalta.
Voto 6. Noir dalla struttura classica, con alcune scene di buona tensione: rapina iniziale, e raid sul treno. Deloin appare un po’ bollito. [23.05.2009]
“Gli unici sentimenti che un uomo abbia mai potuto ispirare a un poliziotto sono l’ambiguità e la derisione...”
(François-Eugène Vidocq)
Un anno prima di salutare per sempre questo mondo, Jean-Pierre Melville, conosciuto all’anagrafe come Jean-Pierre Grumbach, scrive e dirige un grande film, “Un flic”, che va a… leggi tutto
Nonostante la recente rivalutazione (sull’onda dell’agognata e comunque tardiva riscoperta dei precedenti capolavori di Melville), “Un flic” trasmette intatta la sensazione si tratti del suo polar meno riuscito. Alcuni tratti peculiarmente autoriali sono ben riconoscibili, e l'ulteriormente rarefatta astrazione fenomenologica di personaggi apparentemente privi di passato… leggi tutto
Poliziesco di discreta fattura anche se non si va oltre.
In prima battuta è piuttossto curioso che un commissario di polizia viva praticamente giorno e notte sul suo 'ufficio mobile' con alcune parentesi amorose per consumare le ultimeore di ... riposo (??).
La trama abbastanza valida fino alla deludente conslusione x confessione... mi aspettavo qualcosa di un po' più… leggi tutto
Mi ha convinto questo film di un autore che apprezzo molto.
Come sempre, i dialoghi sono sparuti e limitati al necessario, mentre il regista segue i suoi personaggi con la cinepresa, e ci comunica qualcosa di loro nel modo in cui li inquadra o con le ambientazioni e gli scenari. In particolare, Meliville si rivela molto bravo nel filmare le sequenze dei furti, soprattutto quella del treno.…
Poliziesco d'atmosfera più che d'indagine, di forma più che di sostanza. Scava nei volti dei personaggi più che nella storia che rimane con molte ombre. Strano il montaggio in alcuni momenti. Melville riesce a inscenare momenti estremamente potenti, ma purtroppo anche il contrario. La scena della rapina al treno mediante elicottero, utilizzando in modo palese modellini…
Buona visione di questi 14 film dedicati - anche se sono troppo pochi - a mezzo secolo di Cinema francese (dagli anni '30 agli '80).
Da parte mia, una gran parte li ho visti per la prima volta negli ultimi sei o sette…
Francamente, mi ha deluso. Non che sia un brutto noir, difficilmente si potrebbe dirlo di un film di Melville, ma risulta vagamente scontato, prevedibile e con una fotografia che non rende giustizia alle aspirazioni di genere. Delon non è tagliato per il ruolo, né ha particolari capacità che compensino l'inefficacia fisica, per cui rende il suo personaggio scialbo e privo di…
J.P. MELVILLE
In una giornata grigia ed uggiosa, quattro uomini armati fanno irruzione in una banca di una località di mare nel nord ovest della Francia; nella concitata colluttazione con il personale e la clientela, uno dei quattro viene ferito, ma i malviventi riescono comunque a dileguarsi, simulando un viaggio via treno dopo essersi disfatti dell'automobile usata per il colpo. Il…
Rapina in banca come preludio ad un colpo ancora più grosso, con tutti gli sviluppi del caso e un torbito triangolo amoroso,ad opera di quattro individui"insospettabili" Critica tiepida all'uscita del film ,nel lontano 1972,rivalutato recentemente,ha sempre diviso,nettamente, l'opinione degli spettatori.Ritmo lento,sceneggiatura sobria,noir vecchia maniera,…
Sto elencando una serie di film perchè mi annoio, le ragazze non mi si filano e ho deciso di uccidere il tempo a colpi di tastiera. Eppure sto stronzo sembra non voler morire.
Poliziesco di discreta fattura anche se non si va oltre.
In prima battuta è piuttossto curioso che un commissario di polizia viva praticamente giorno e notte sul suo 'ufficio mobile' con alcune parentesi amorose per consumare le ultimeore di ... riposo (??).
La trama abbastanza valida fino alla deludente conslusione x confessione... mi aspettavo qualcosa di un po' più…
L'indagine del commissario Coleman(A. Delon) poliziotto disilluso alla caccia di una banda di rapinatori, in una Parigi plumbea e spettrale.
Non si perde certo in spiegazioni Jean-Pierre Melville, lascia che siano i personaggi a chiarirci le idee.
La camera indugia volutamente sui visi dei protagonisti , scavandone le psicologia e disegnando un cinema crepuscolare, tutto virato…
Fin dalle origini del cinema sono state due le figure emblematiche, usate e riutilizzate in ogni contesto per rappresentare la grande novità dell’immagine in movimento. In seguito sono diventate figure…
mamma cos'è questo rumore mamma sbattono le finestre è vento si muove tutto oddio vola tutto è una tromba d'aria no non voglio rintanarmi non capisci ci sono gli animali fuori ho paura quando…
Un poliziotto manesco indaga su una banda di rapinatori guidata da un suo conoscente, insospettabile proprietario di un locale parigino. Strano film, sembra una raccolta di appunti più che un’opera compiuta: procede in modo desultorio, con passaggi estremamente bruschi da una scena all’altra, non fornisce spiegazioni neanche su fatti essenziali e non approfondisce le vicende del triangolo…
“Gli unici sentimenti che un uomo abbia mai potuto ispirare a un poliziotto sono l’ambiguità e la derisione...”
(François-Eugène Vidocq)
Un anno prima di salutare per sempre questo mondo, Jean-Pierre Melville, conosciuto all’anagrafe come Jean-Pierre Grumbach, scrive e dirige un grande film, “Un flic”, che va a…
VOTO 7/8 INEVITABILE (Tv Aprile 2012) "Un flic" ("Un poliziotto" come capita spesso il titolo italiano è fuorviante) è l'ultimo grande polar di Melville, dove l'inevitabilità delle sviluppo narrativo è l'arma vincente e la meticolosità della messinscena, accompagna e aumenta la comprensione/partecipazione al dramma criminale. La storia si prende il suo tempo, le sequenze prolungate sono…
"...Le réalisateur du films c'est l'homme qui doit etre doué de la plus grande santé,puisqu'il traine,comme le bateliers de la Volga trainaient leurs chalands,une équipe...A partir du moment ou le réalisateur du films est un vieux fatigué.eh bien,il n'a vraiment plus qu'à poser sa camera ed à tailler ses roses..." " ....Nessuno come il regista cinematografico deve godere di buona…
Ultimo film di Melville con il suo stile inconfondibile che è quello dei silenzi, quindi dialoghi ridotti all'osso, dell'introspezione psicologica e della suspense che fruga nei minimi gesti ed azioni, facendo una vera analisi intima dei comportamenti. Un analisi logica dell'azione nei minimi particolari, tanto da metterci in una visuale fortissima di indagine personale, certamente un tipo…
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Commenti (6) vedi tutti
La polizia dà la caccia ad una banda di ladri e rapinatori, ma gli esponenti dell'una e degli altri non sono poi così dissimili.
leggi la recensione completa di BalivernaUltimo noir di Melville, non sicuramente il migliore. Discrete le atmosfere, spiccano più i co-protagonisti dello scialbo Delon; il risultato non esalta.
leggi la recensione completa di alfatocoferolo"noir" vecchio stampo
leggi la recensione completa di Furetto60Dilettanti allo sbaraglio!!
leggi la recensione completa di BradyBellissimo noir, bravi tutti cucciolla, delon …
commento di lonestarVoto 6. Noir dalla struttura classica, con alcune scene di buona tensione: rapina iniziale, e raid sul treno. Deloin appare un po’ bollito. [23.05.2009]
commento di PP