Espandi menu
cerca
Quando i picciotti sgarrano

Regia di Romolo Cappadonia vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11095
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Quando i picciotti sgarrano

di mm40
2 stelle

Mafia, estorsioni e sordidi intrecci erotici nella città di Messina.

 

Opera prima e ultima di Romolo Cappadonia, Quando i picciotti sgarrano è (s)conosciuta anche con il sottotitolo Nettuno e la mafia: una pellicola assolutamente da recuperare per tutti gli amanti del cinema noir/gangster all'italiana e del (very very) low budget, ma da tenere alla larga da tutti gli altri. Cappadonia risulta anche l'autore unico della sceneggiatura e si ritaglia il ruolo centrale nella trama del boss don Mimì; l'ambientazione messinese è il pretesto - ben sfruttato, nei limiti del possibile, va riconosciuto - per narrare una storia nera con vaghi toni di denuncia in uno scenario marittimo non abituale per il genere, dal quale proviene quindi il sottotitolo di cui sopra. L'intreccio è piuttosto banale e la componente relativa all'azione scarseggia; le competenze registiche di Cappadonia paiono piuttosto limitate, ma nel complesso dell'operazione è realmente difficile trovare qualcosa o qualcuno di indiscutibilmente professionale. Tanto per fare dei nomi, il reparto interpreti annovera fra gli altri Enrica Saltutti, Antonio La Rosa, Gianni Napoli, Antonella Comandè e un certo Salvatore Giuliano Jr., che a meno di sensazionali smentite dovrebbe essere un (bieco) pseudonimo: insomma, sprofondiamo nell'anonimato più buio e la recitazione di conseguenza ne patisce. La peculiarità del film sta nella costruzione del copione, che prevede un nucleo narrativo incentrato sul racket della malavita organizzata nei confronti dei pescatori messinesi, con attorno però una forte spinta erotica che di quando in quando culmina in scenette scollacciate non sempre giustificatissime sul piano logico (o quantomeno non necessarie); infine va segnalata la presenza di un personaggio straniante: il parroco don Calogero, elemento inequivocabilmente comico e che in quanto tale non ha nulla a che fare con il resto del film; ma la stonatura da lui rappresentata ben rende l'idea sulla fattura del lavoro. 2/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati