Regia di Angelina Jolie vedi scheda film
A vent'anni esatti dai terribili fatti di Srebrenica. Nella Terra Del Sangue E Del Miele ci riporta alla sciagurata guerra combattuta in Bosnia-Erzegovina nella prima metà anni 90. Le persecuzioni, la pulizia etnica, gli stupri di massa, i cecchini, il terrore e la fame patiti dai civili, le atrocità perpetrate alla povera gente, il tutto nel cuore dell'Europa, a "40 minuti dall'Italia". Impressiona il film della Jolie, non lesina su violenze d'ogni sorta, è appassionato e pare sincero, mette in luce le assurdità di odi atavici, gli ingiustificati ostacoli tra culture e provenienze diverse, le brutalità e l'orrore (per dirla alla Kurtz) gratuito a cui può arrivare la pazzia dell'uomo, l'incapacità del resto del mondo di intervenire in modo pronto ed efficace per fermare morte e devastazione. Spesso sopra le righe e a volte didascalico, il film ha in ogni caso centrato l'obiettivo di ritornare a quei tristissimi giorni, di risollevare temi importanti, di denunciare il punto di non ritorno di ogni guerra, di farsi carico di sottolineare episodi storicamente scomodi per l'Occidente, e si fa monito per non dimenticare e abbassare mai la guardia contro il fanatismo e gli eccessi delle ideologie nazionaliste. Melodrammatico, romanzato e dal passo leggermente televisivo si fa comunque seguire senza mai mollare la presa sullo spettatore anche nei passaggi più forzati e retorici (lo scontro padre-figlio simil-shakespeariano è francamente sul filo del grottesco e il finale shock pare gratuito). Progetto e intento comunque encomiabile. Consiglio vivamente di leggere sull'argomento "Maschere per un massacro" di Paolo Rumiz.
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