Pietro è un pasticciere omosessuale siciliano trapiantato a Roma. Per un presunto amore e una passione: fare l'attore.
Note
Ozpetek si concentra sulle dicotomie verità/finzione e realtà/sogno, trasformando la ricerca identitaria del protagonista in un ambizioso calderone dove il senso (facile facile) si disperde.
Un film dalla rara poesia e sensibilità, recitato magistralmente e che tratta temi complessi con una tenerezza immensa. Forse difficile da apprezzare da chi tratta la critica cinematografica come un pretesto per farsi seghe mentali a due mani.
Come a dire "Il fantasma del palcoscenico". Una storia a metà tra realtà e finzione, incentrato sulla presenza di fantasmi di attori in una vecchia casa. Un pochino assurda, a pensarci razionalmente; però ne esce un'atmosfera tutto sommato intrigante, ed il film si vede con piacere.
Finzione... finzione? Macché, realtà! E ci racconta che convivere coi propri fantasmi conduce all'intima serenità. E lo spettatore si rilassa piacevolmente.
Bel Film, dove si ride sì, però ad un certo punto si arriva ad un momento di Storia, Tragico. Bravissimi gli Attori e Stupende Musiche. Per Fortuna la curiosità mi ha portata a vederlo insieme a Mio Marito.
Soggetto interessante ma sviluppato male, interpreti bravi ma sfruttati parzialmente (la migliore è la Proclemer, poi Fiorello e Germano, misurato e bravissimo ma non al meglio), il film resta in superficie e non decolla mai. Occasione persa.
Qualche buona intuizione non salva Magnifica presenza dal conseguire un mesto anonimato. "Finzione, finzione" pronuncia nel finale Elio Germano: il regista crede boriosamente di poter indurre nello spettatore la medesima “magia” della rappresentazione di un piccolo mondoteatro antico. Ma lui nemmeno la scalfisce, rimane sospeso sulla superficie smaltata delle cose, al maquillage scenico e… leggi tutto
Inizio dalla locandina che fa piuttosto schifo. Lo vedo e vengo assalita dalla sensazione che illustri un film di Pupi Avati che ha costruito la sua fortuna su ragazzi e ragazze, impiegati, tutto sempre un po' demodé. Ogni volta che lo incrocio per strada dentro di me scatta: "mortacci quant'è brutto quel poster...". Vengo a sapere che Ozpetek se l'è fatto fare negli Stati Uniti dai… leggi tutto
Da un seppur amatoriale attore nonché fantasiosamente collezionista di fantasmi dalle più difformi connotazioni, la cavalcata onirico/extrasensoriale ozpetekiana non può che ricevere plausi di complice amorevole solidarietà, aldilà del giudizio artistico che probabilmente vede come magnifica presenza giusto quella di Elio Germano, sia nella considerazione dei complimentosi, fantasmatici,… leggi tutto
Nella cinematografia si possono scoprire quei film creati per donare allo spettatore tranquillità, facendolo rilassare con una narrazione delicata, quasi affettuosa, dal timbro vocale tipico della novella raccontata da una nonna ad un nipote. Ecco, questa commedia è perfetta per essere annoverata in questa particolare produzione che sembra ideata per la seconda serata, quando l'ora…
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Commenti (11) vedi tutti
Un film dalla rara poesia e sensibilità, recitato magistralmente e che tratta temi complessi con una tenerezza immensa. Forse difficile da apprezzare da chi tratta la critica cinematografica come un pretesto per farsi seghe mentali a due mani.
commento di bansheesElio Germano: Forse l'attore italiano più sincero, genuino, di questi ultimi dieci anni...
commento di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Come a dire "Il fantasma del palcoscenico". Una storia a metà tra realtà e finzione, incentrato sulla presenza di fantasmi di attori in una vecchia casa. Un pochino assurda, a pensarci razionalmente; però ne esce un'atmosfera tutto sommato intrigante, ed il film si vede con piacere.
commento di germarcoDa morir bel film che ti fa capire e riflettere 7
commento di eros7378Finzione... finzione? Macché, realtà! E ci racconta che convivere coi propri fantasmi conduce all'intima serenità. E lo spettatore si rilassa piacevolmente.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliBel Film, dove si ride sì, però ad un certo punto si arriva ad un momento di Storia, Tragico. Bravissimi gli Attori e Stupende Musiche. Per Fortuna la curiosità mi ha portata a vederlo insieme a Mio Marito.
commento di MiniPuppyLa soluzione del gioco e della storia è nell'ultima carta, la carta rara. Garibaldi. Perchè? Avanti.
commento di ventidueSoggetto interessante ma sviluppato male, interpreti bravi ma sfruttati parzialmente (la migliore è la Proclemer, poi Fiorello e Germano, misurato e bravissimo ma non al meglio), il film resta in superficie e non decolla mai. Occasione persa.
commento di vertigosarnaVoto al Film : 6
commento di ripley77Discreto film di Özpetek.Molto bene il cast dalla Buy a Germano a Beppe Fiorello ad Anna Proclemer
commento di antonio de curtisLo dice il titolo stesso:gradevole con buone idee e buoni attori e la solita mano del TURCO !!!
commento di fralle