Regia di Mario Imperoli vedi scheda film
La principale fonte di ispirazione per questa pellicola è il cosiddetto massacro del Circeo, triste fatto di cronaca accaduto qualche mese prima e che vide protagonisti tre ragazzi di 'famiglie bene' romane improvvisamente trasformatisi in carnefici senza coscienza; sulla scia della scossa impressa nell'opinione popolare da quella tragedia, Piero Regnoli e il regista Mario Imperoli imbastiscono una sceneggiatura che racconta le vicende di un trio di 'delinquenti per gioco', con la variazione sul tema di inserire una ragazza nel gruppetto. Il cinema nostrano a quei tempi pescava a piene mani dalle pagine dei giornali (basti pensare al filone poliziesco, i cui titoli si rifacevano direttamente a quelli dei quotidiani) e la trama di Come cani arrabbiati quindi non sorprende granchè, andando ad accostarsi a svariati altri prodottini simili 'cotti e mangiati' dall'artigianato cinematografico di allora, quantitativamente fervido sebbene qualitativamente lasciasse parecchio a desiderare. Imperoli non è sicuramente fra i migliori rappresentanti di quella 'scena', anzi fino a quel momento aveva diretto solamente una manciata di lavoretti erotici senza alcuna pretesa; qui si riconferma dilettante allo sbaraglio, anche se non viene per nulla aiutato da una confezione sciatta (montaggio approssimativo, doppiaggio idem) e da un cast artistico a ridosso dell'anonimato assoluto: a parte Paola Senatore, nessuno dei nomi dei protagonisti lascia grandi ricordi di sè (Gloria Piedimonte, Cesare Barro, Annarita Grapputo, Jean-Pierre Sabagh, Luis La Torre). Volendo trovare qualcosa di positivo nel lavoro, si può riconoscere che il ritmo c'è e l'azione - non sempre diretta con grande perizia - non manca; anche le scene di sesso, d'altronde, e non tutte assolutamente funzionali alla storia. Per chiudere il cerchio si consideri infine che persino il titolo del film non ha nulla di originale, ispirandosi evidentemente a Cani arrabbiati di Mario Bava, uscito un paio di anni prima. 2/10.
Tre apparentemente bravi ragazzi di buona famiglia romana si dedicano a rapine, stupri e omicidi di prostitute. Ma un poliziotto che la sa lunga è sulle loro tracce.
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