Regia di Mario Imperoli vedi scheda film
Qualcosa si può rimproverare a questo film. I tempi non sono gestiti in maniera ottimale e spesso ci sono pause morte che danneggiano la fruibilità, inoltre gli attori non spiccano per capacità recitative fatte salve alcune riserve. Di contro però va apprezzata l'idea, che si rivelerà vincente in molti altri film successivi, di trasformare dei ricchi e viziati figli di papà in feroci e sadici assassini, idea che era già venuta a Kubrick qualche anno prima, con esiti sicuramente superiori qualitativamente ma ciò non toglie che questo lavoro abbia i suoi pregi e si lasci comunque guardare con piacere. Si poteva far meglio su questa stessa trama, lavorando di lima sulla suspance di certe scene o cercando di rendere meno prevedibili gli sviluppi ed i moventi. Anche qui Imperoli indugerà parecchio su scene erotiche e bei nudi femminili ma qui ciò avrà un senso nella storia; coraggiosa anche la ripresa della scena tra i due omosessuali in tempi in cui ancora non era così scontato vederne.
Al regista sembra piacere De André, si sentono alcuni pezzi del grande cantautore ed onestamente è un bel sentire.
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