Regia di Massimo Andrei vedi scheda film
Precariato e integrazione, l’arte d’arrangiarsi in quel di Roma. Un ex stuntman di Cinecittà si ritrova a fare il centurione fuori dal Colosseo per sbarcare il lunario. In realtà sarebbe in causa con una major americana per un infortunio sul set di “Salvate il soldato Ryan” ma si sa, queste cose vanno per le lunghe e nel frattempo la crisi imperversa. Per mantenere ex moglie, figlio, sorella e amante ci si dovrebbe sdoppiare ma tempo e possibilità sono quelle che sono. È per questo che quando si presenta l’occasione di sfruttare la disperazione (ma anche il genio) di un profugo bielorusso, il nostro non ci pensa due volte. Lo spunto c’è, luoghi e facce pure. Inizialmente si respira anche un po’ di autentico cinismo ma le premesse vengono meno con l’arrivo dei buoni sentimenti. D’accordo il “volemose” bene ma trasformare una potenziale satira sociale in una favoletta per bambini lascia sempre un po’ d’amaro in bocca. Peccato perché il cast di questa guerra fra poveri coatti riserva diverse sorprese inaspettate.
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