Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
Nella notte delle stelle cadenti, una mamma racconta al suo bambino i fatti da lei vissuti nell’estate 1944, quando la piccola comunità contadina di cui faceva parte si trovò sulla linea del fronte. Racconto convulso, sincopato, che lo sguardo favoloso dell’infanzia fa diventare mito. Un’odissea picaresca di povera gente fra i campi e i boschi di Toscana, una storia fatta di tante storie quanti sono i personaggi (ognuno con la sua dignità umana, nessuno ridotto a macchietta): un uomo si cambia il nome in Giovanni per prendere il posto di un figlio che non nascerà più; una ragazza siciliana colpita a morte sogna di incontrare i suoi compaesani fra i liberatori; due soldati americani (gli unici che si vedono) diventano maghi benevoli che regalano alle bambine un profilattico gonfiato a palloncino. Una battaglia che vorrebbe essere omerica, ed è solo uno scontro confuso e cruento; una filastrocca da recitare quando si ha paura; schegge della vita passata che riemergono e si confondono con il presente. Alla fine c’è spazio anche per il sogno di un possibile futuro interclassista: che muore all’alba, come tutti i sogni che si rispettino, dopo una notte d’amore attesa per una vita intera.
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