Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
1944, Toscana, San Martino, paesino fittizio che richiama subito alla mente San Miniato, cittadina natale dei fratelli Taviani, a loro tempo partecipi, seppur ragazzini, della Resistenza.
I registi si attengono il più possibile ai fatti storici, in particolare per quanto riguarda la strage del Duomo di San Miniato (anche se, in verità, si sospetta anche di un errore degli americani) e affidano i propri ricordi al racconto di una donna, occupata a raccontare al figlio piccolo una storia per farlo dormire nella notte di San Lorenzo: questa ripercorre la Resistenza sanminiatese guidata dal vecchio Galvano, quando lei aveva solo 6 anni e non poteva capire a pieno l'orrore di quella guerra civile che attanagliava l'Italia, divisa fra partigiani e repubblichini e invasa dai nazisti.
Ben rappresentato e inizialmente ricco di spunti per poi perdersi un pochino nella seconda parte, La notte di San Lorenzo offre ben pochi attori professionisti (fra cui un giovanissimo e capelluto Paolo Hendel, ancora sconosciuto), ma la resa recitativa non è affatto malvagia, aiutata da una messa in scena piuttosto realistica e cruda, che riprende splendidi panorami senza scadere più di tanto nella banale retorica. Film lucido e piacevole, niente di eccezionale ma sicuramente più che discreto.
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