Regia di Lucio Pellegrini vedi scheda film
Sinceramente mi aspettavo molto di meno, la Littizzetto che ammiro e mi diverte in Tv, una delle rare figure!!, era purtroppo un handicap al cinema, perché troppo spesso il suo umorismo soggettivo è stato sfruttato al peggio al cinema, molto spesso, non riuscendo quasi mai a farle interpretare un personaggio credibile che superasse la personalità di questa attrice ed intrattenitrice. Diciamo subito che i dubbi ed i luoghi comuni possono avere condizionato il pubblico non poco, primo fra tutti le facili commedie che sono in circolazione e di conseguenza già collegate ad una determinata fascia, che automaticamente ne esclude un'altra, perché ormai in Italia siamo così inquadrati, visto lo sfacelo culturale a cui abbiamo assistito sempre impotenti; la presenza di attori facilmente individuabili in spettacoli da usa e getta, almeno al cinema; storia che facilmente poteva portare nelle semplificazioni barzellettare, a cui da anni siamo abituati, e che hanno stancato anche il pubblico più esangue. La commedia è piacevole, tocca i tasti giusti senza mai troppo semplificare, grazie ad una sceneggiatura ben calibrata, firmata dallo stesso regista con il fratello Michele e in aggiunta una firma più che autorevole come Massimo Gaudioso, spostatosi di recente anche nella commedia, e con due attori a cui intelligentemente sono stati messi dei paletti, assicurando i rispettivi ruoli da eventuali artificiose interpretazioni individuali. Si prende spunto da un racconto breve di Nick Hornby, per poi scendere nel campo familiare e dintorni, con toni mai di farsa, ma a tratti pensosamente brillanti, ripeto niente di eccezionale, ma certamente qualcosa di più di quello che è il nostro panorama molto recente, che con un argomento come questo sarebbe sceso di livello prevedibilmente sotto la guardia guardia. Tenersi alla larga dalla volgarità con un tema come questo è già una vittoria, ma la vittoria consiste anche nel fatto che il film regge fino al finale, che forse mi è sembrato un tantino timido.
storia che poteva scadere
regia ben indirizzata
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