Regia di Nikolaj Arcel vedi scheda film
Peccato non aver osato di più, come ci si può augurare quando dietro un film c’è la Zentropa e quindi in qualche modo la longa manus di Lars Von Trier. La storia è interessante perchè è vera e perchè lega la vicenda dell’amore proibito tra la regina di Danimarca Caroline Mathilde e l’illuminato medico di corte Johanne Struensee con l’intenso periodo di riforme sociali che i due amanti riuscirono a far varare manovrando l’influenzabile sovrano Christian VII e trasformando così il paese da uno stadio ancora feudale ad un modello di governo illuminato e moderno, tanto da ricevere l’elogio del contemporaneo Voltaire. Ricostruzione storica del ‘700 danese accurata e pregevoli interpretazioni: Mads Mikkelsen molto misurato lascia risaltare la freschezza di Alicia Vikander e l’ottima prestazione di Mikkel Boe Følsgaard nella parte del bizzoso e infantile sovrano. Il film rimane però in qualche modo in bilico, avendo il merito di non essere troppo romanzato ma non volendo rischiare abbastanza per lasciare il segno. Peccato, ad esempio, limitarsi ad elencare riforme fondamentali per la storia dell’umanità quali la somministrazione della vaccinazione antivaiolosa gratuita per tutti, l’abolizione della tortura, della schiavitù dei contadini e della censura (che paradossalmente si ritorcerà contro i nostri eroi tanto da essere nuovamente invocata) che avrebbero giustificato maggiori aperture della scena anche tra il popolo e per le strade, mentre il film onora soprattutto i canoni della storia d’amore segreta (descritta nell’intimità in modo fin troppo contemporaneo) e quelli dell’intrigo di corte (aspetto reso invece in modo molto convincente). Così come nella bella scena di una cavalcata liberatoria sui prati danesi l’incanto può rompersi causa digitalizzazione dell’immagine, così un film sicuramente meritevole di attenzione poteva fare il salto di qualità con un po’ più di coraggio.***1/2
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta