Regia di John Sturges vedi scheda film
John Sturges sfodera tutte le sue doti di grande narratore, in questa storia di battaglie cruente combattute da singoli uomini in prima persona: una vicenda di guerra in cui il progetto geniale e grandioso naufraga in uno spietato confronto corpo a corpo ed in un insensato bagno di sangue. Le cosiddette questioni d'onore, in un quadro bellico ormai devastato dai crimini contro l'umanità e dalla disperazione per l'incombente disfatta, si risolvono a spese degli innocenti: quanto più il nemico sfugge e la vittoria si allontana, tanto più è facile che i colpi, sparati da un esercito ormai allo sbando, cadano sul bersaglio sbagliato. Il gruppo guidato dal colonnello Steiner è il triste residuo di una Germania orgogliosa ed idealista, che vive la missione come un dovere di lealtà verso la patria, ma non capisce che la lotta è ormai scesa ad una dimensione infame, in cui non soltanto i mezzi sono inadeguati, ma le motivazioni sono inutili pretesti e gli obiettivi sono chimere allucinate. I militari tedeschi sono ridotti a pedine, in un gioco affollato di illusioni e povero di strategia; sono le marionette in mano ad un burattinaio che l'eccesso di follia ha reso evanescente, e che a malapena riesce a conferire peso e dignità ad una firma apposta in fondo ad una lettera. "La notte dell'aquila" è la tragedia grottesca dell'eroismo che cerca invano di sopravvivere alla propria morte, quando persino il tempo del lutto è ormai trascorso.
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