Regia di Alex Gibney vedi scheda film
Storie e storielle di scaramanzia e superstizione ne è pieno lo sport, ma quello successo ad un singolo tifoso dei Cubs ha qualcosa di veramente assurdo e paradossale. I Chicago Cubs non accedono alle World Series di baseball da tempo immemore, "complice" una maledione simile a quella di Babe Ruth, poi spezzata, sui Boston Red Sox. Sono in vantaggio nel computo delle partite, giocano in casa e manca poco per raggiungere lo scopo. Hanno tutte le condizioni favorevoli per finalizzare l'obiettivo, ma un singolo episodio cambia letteralmente tutto. Inutile descrivere l'episodio, quello che è importante sottolineare è l'irrazionalità di una situazione che crea un'isteria collettiva che invade giocatori e pubblico, focalizzandosi su un singolo individuo che diventa l'unico capro espiatorio di tutti gli errori commessi, e ben più gravi, nei momenti successivi. Gibney in questo senso è perfetto nella ricostruzione di questo avvenimento: isola il singolo individuo "colpevole" di aver commesso un gesto che avrebbe fatto qualsiasi altro tifoso. Fa percepire la pesantezza di uno sguardo collettivo tutt'altro che assolutorio ovviamente amplificato in maniera esponenziale dai media. Un singolo episodio che cambia il volto una partita, di una serie e cambia la vita in maniera profonda di questo tifoso, Steve Bartman, che scompare dalla circolazione ed irrazionalmente viene indicato come il colpevole di una disfatta. Una maledizione che viene perpetrata ed un'altra che colpisce Bartman. Un bel documentario, che utilizza alla perfezione il materiale di repertorio, che opera dei raffronti su come nello sport il singolo errore, compiuto nel momento sbagliato, possa modificare profondamente il corso di una vita e che descrive in maniera eccellente un meccanismo perverso che può inghiottire chiunque.
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