Verso la fine degli anni Sessanta, Pim ha sedici anni e vive in uno sperduto paesino della costa belga insieme all'eccentrica e grassottella madre Yvette, una suonatrice di fisarmonica che passa il tempo a bere, fumare e conquistare nuovi fidanzati. Sin da piccolo, Pim ha sognato un'esistenza migliore, immaginando di poter diventare un giorno regina o principessa di un concorso di bellezza, mentre adesso comincia a sognare di vivere una storia d'amore con Gino, il figlio dei vicini divenuto il suo idolo ma anche causa di continue derisioni e umiliazioni da parte di altri coetanei. Quando la madre fugge via con un giovane compagno, Pim rimane da solo e per avvicinarsi al suo sogno va a vivere in casa della vicina Marcela non immaginando che Sabrina, la sorella di Gino, si è innamorata di lui.
Pim è stretto in una duplice morsa : le pulsioni sessuali che lo conducono nelle braccia Gino, e l'irrisolta personalità della madre. E' costretto a crescere più in fretta del previsto Pim, sacrificando parte della bellezza adolescenziale. Insomma, una storia di iniziazione all'amore raccontata con garbo e delicatezza. Ma senza picchi particolari.
L’amore è un gioco che pochi sanno prendere sul serio. Può essere un divertimento triste, se si perde di vista lo scopo della realizzazione della felicità personale, per concentrarsi soltanto su ciò che, secondo la logica e la morale, risulta buono e giusto. Intorno al giovane Pim, il mondo appare stanco, stufo delle proprie abitudini e dei propri luoghi comuni, che pure continua… leggi tutto
Quante volte ci si lamenta del fatto che molti film d’Autore, spesso presentati in qualche festival, vengono snobbati dalla nostra talvolta pigra e disattenta distribuzione, anche quando sono titoli di…
Bella sorpresa belga che ha girato per diversi festival ed approda ora in Francia in 11 copie (poche direte voi, ma sempre meglio di quanto potrà accadere da noi che vedremo quasi certamente perduto nel cassetto dei film dimenticati pure questo piccolo gioiello luminoso, presentato alla Festa di Roma 2011 nella categoria "Alice nelle città" e poi dimenticato come tanti nel limbo di un oblio…
L’amore è un gioco che pochi sanno prendere sul serio. Può essere un divertimento triste, se si perde di vista lo scopo della realizzazione della felicità personale, per concentrarsi soltanto su ciò che, secondo la logica e la morale, risulta buono e giusto. Intorno al giovane Pim, il mondo appare stanco, stufo delle proprie abitudini e dei propri luoghi comuni, che pure continua…
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Pim è stretto in una duplice morsa : le pulsioni sessuali che lo conducono nelle braccia Gino, e l'irrisolta personalità della madre. E' costretto a crescere più in fretta del previsto Pim, sacrificando parte della bellezza adolescenziale. Insomma, una storia di iniziazione all'amore raccontata con garbo e delicatezza. Ma senza picchi particolari.
commento di Peppe Comune