Harold Broadneck è un venditore porta a porta che, negli ultimi tre mesi, non è riuscito a piazzare nemmeno un articolo e per questo motivo viene minacciato di licenziamento. La sua principale, una certa signora Peterson, acconsente però a concedergli un’ultima possibilità. Subito dopo, al termine di un solitario pranzo in un ristorante cinese, il cameriere gli offre un biscotto della fortuna: Harold lo apre e vi trova un messaggio che lo invita ad avere coraggio, perché quello è il suo giorno fortunato. Da quel momento la sua vita professionale cambierà radicalmente, con conseguenze in parte imprevedibili.
Sarcastico, provocatorio, a tratti sfacciatamente scurrile, a tratti sottilmente perfido. Un mediometraggio scritto e diretto da un Darren Aronofsky ventiduenne, studente presso l’American Film Institute di Los Angeles. Un’opera sospesa tra il goliardico e il grottesco, ispirata ad un romanzo di quel Hubert Selby jr. da cui, una decina d’anni dopo, lo stesso Aronofsky trarrà il soggetto… leggi tutto
Un venditore porta a porta non riesce a chiudere un contratto. Prossimo al licenziamento, trova in un biscotto della fortuna, al ristorante cinese, un invito a insistere: da quel giorno per lui gli affari prosperano, suscitando l'invidia di un collega arrivista.
Prima dell'esordio 'ufficiale' con Pi greco (1998), Darren Aronofsky licenziò un poker di titoli in cortometraggio per… leggi tutto
Oggi Darren Aronofsky compie 55 anni e così anche per lui, che recentemente ha dichiarato di voler girare un biopic su un celeberrimo imbecille iper-sopravvalutato (a quanto pare quindi accantonando l'horror…
Un venditore porta a porta non riesce a chiudere un contratto. Prossimo al licenziamento, trova in un biscotto della fortuna, al ristorante cinese, un invito a insistere: da quel giorno per lui gli affari prosperano, suscitando l'invidia di un collega arrivista.
Prima dell'esordio 'ufficiale' con Pi greco (1998), Darren Aronofsky licenziò un poker di titoli in cortometraggio per…
Sarcastico, provocatorio, a tratti sfacciatamente scurrile, a tratti sottilmente perfido. Un mediometraggio scritto e diretto da un Darren Aronofsky ventiduenne, studente presso l’American Film Institute di Los Angeles. Un’opera sospesa tra il goliardico e il grottesco, ispirata ad un romanzo di quel Hubert Selby jr. da cui, una decina d’anni dopo, lo stesso Aronofsky trarrà il soggetto…
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