Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Nel centronord africano vivono i Wodaabe, popolo di pastori nomadi dai peculiari riti e usanze. Herzog li avvicina con la macchina da presa, per raccontarci qualcosa di loro.
Un mediometraggio girato nel centronord dell'Africa: cinquanta minuti di racconti, tramite la voce fuoricampo dello stesso regista, sulla vita e le abitudini dei nomadi Wodaabe, pastori ancorati a tradizioni antichissime. La cosa più curiosa di questo lavoro è che i Wodaabe non solo permettono l'intrusione di Herzog e della sua troupe, ma partecipano anche di buon grado all'opera facendosi riprendere durante i loro particolarissimi riti. Il cineasta tedesco ci ha abituati a pressochè tutto, nell'eterna ricerca degli estremi e dei limiti dell'umano in lungo e in largo per il pianeta; l'antropologo con la macchina da presa questa volta ci presenta una tribù che si autodefinisce composta da "gli uomini più belli del mondo" e che possiamo vedere intenta nella cerimonia di un matrimonio fra un bambino di 9 anni e una bambina di 8 oppure nella danza del Geerewol, celebrazione durante la quale le donne scelgono il proprio maschio per accoppiarsi. Wodaabe - I pastori del sole si inserisce perfettamente nel 'periodo africano' di Herzog, a cavallo fra Cobra verde (1987) ed Echi da un regno oscuro (1990). 6/10.
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