Regia di Anatole Litvak vedi scheda film
L'esigenza assoluta di giustizia manifestata dal maggiore - poi colonnello - dell'esercito germanico Grau (ma davvero non c'era nessuno di più idoneo dell'egiziano Sharif per rappresentare un ufficiale tedesco?) continua imperterrita anche durante l'immensa strage bellica e mentre i suoi superiori progettano l'attentato a Hitler lui continua imperterrito ad indagare sul delitto di una prostituta (che poi diventano due). Tanto che gli altri ufficiali dell'esercito lo prendono per pazzo ed oggettivamente, viste le cose nel loro contesto, l'ostinazione del colonnello Grau ha dell'autistico, nel suo comportamento ingenuamente etico. E tanto che il generale Tanz si libererà dell'inquirente in maniera abbastanza agevole. In un contesto diverso, portando avanti la medesima esigenza di giustizia, l'ispettore francese Morand (Noiret) riuscirà a scovare il colpevole. Funzionale la regia di Litvak, molto bravi alcuni interpreti, soprattutto, secondo me, O'Toole e Pleasance.
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