Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Gli apologhi della Wertmuller sono tutti piuttosto simili: è perfettamente inutile sottolineare che questa Notte d'estate somiglia paurosamente in più punti al Travolti da un insolito destino che la regista girò una dozzina di anni prima, sempre con la Melato protagonista. L'analisi sociale proposta dalla regista parte sempre e comunque da basi geografiche e di classe, che confluiscono in una tesi a sfondo sessuale: infatti qui abbiamo un personaggio benestante ed uno povero; una imprenditrice ed un delinquente; una donna lombarda ed un uomo del sud che si incontrano, scontrano, superficialmente respingono e profondamente attraggono. La coppia di protagonisti funziona bene, ma la sensazione del dejà vu è perennemente viva durante la storia; che poi sostanzialmente non esista soluzione a questo rapporto di amore/odio fra classi, sessi, culture, è morale ormai pure scontata. 5/10.
Imprenditrice del nord e rapitore del sud: lei fa sequestrare lui per violentarlo; lui gradisce e a sua volta fa in modo di far sequestrare lei. A parti invertite, il rapporto prosegue nella medesima maniera.
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