Regia di Alessandro Rak vedi scheda film
Che bello il percorso di Alessandro Rak, illustratore, fumettista e ora regista del film di animazione evento speciale alla Settimana della critica di Venezia 2013. Avevamo imparato ad apprezzare quest’artista napoletano, classe ’77, già dal videoclip di Kanzone su Londra, una delle migliori prove recenti dei 24 Grana, le cui note ritornano anche in questo lungometraggio sotto il cielo scuro di una Napoli battuta dalla pioggia e all’apice del suo degrado. Ad attraversare la città, che così plumbea non s’era mai vista, è il tassista Sergio nel giorno in cui riceve una notizia sconvolgente che lo porterà a fare un bilancio dei suoi 40 anni, di suo fratello andato in un altro continente, della sua musica appesa a un chiodo, del suo taxi come microcosmo in cui racchiudersi per fuggire al mondo. Tocca temi filosofici L’arte della felicità, all’insegna di un’animazione complessa, stratificata, densa, che qualcuno ha definito “adulta” per distinguerla da chissà quale infantile. Disegni così sorprendenti, anche per l’ampiezza dell’immaginario a cui attingono, che però a volte non sembrano trovare una sceneggiatura (scritta dal regista con Luciano Stella) alla loro altezza. Sarà per i dialoghi un po’ didascalici, sarà per l’interpretazione vocale dei cosiddetti “talent”, ma in qualche passaggio si ha l’impressione di uno strano scollamento fra testo e immagini. Peccato, perché sarebbe bastato poco e avremmo potuto gridare al capolavoro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta