1 giugno 1970. Negli ambienti dell'università di Pisa si diffonde la notizia che l'esercito italiano sia pronto a un colpo di stato come quello di qualche anno prima in Grecia e agli studenti più esposti viene consigliato di allontanarsi di casa per un paio di giorni, in modo da evitare l'arresto. Pino Masi, giovane cantautore di sinistra, rientra a casa e insieme a Renzo Lulli e Fabio Gismondi, due liceali affascinanti dalla sua musica, progetta di superare il confine e lasciare l'Italia. Si mettono in viaggio in auto ma, dopo aver evitato il confine jugoslavo, si dirigono verso l'Austria, dove si rendono conto di aver commesso un madornale errore.
Note
L’esordio di Johnson poteva volare nella tragicommedia picaresca metaforicamente abboccata al nostro ombroso presente, ma si accoccola in un esitante film “di sceneggiatura” (incerto anche sul piano della mera ricostruzione storica d’ambiente) in cui è proprio il copione a funzionare solo a sprazzi. I veri protagonisti della vicenda che incontrano le loro controparti finzionali in un finale sulle note “anacronistiche” di Quello che non ho (1981) di De André sono un buon viatico: ma non emendano il vago senso d’inanità del tutto.
Cito un pezzetto dell'opinione di "spopola", dicendo che il film traccia un’Italia grottesca ma genuinamente veritiera.A me è piaciuto e mi ha ricordato la mia gioventù: 3 e 1/2 (se esistesse).
I primi della lista è l’esordio nel lungometraggio del regista pisano Roan Johnson (un nome da tenere d’occhio visto il leggero, ma felice esito di questa sua prima fatica).
Realizzato con pochissimi mezzi (ha contribuito anche Paolo Virzì), il film ha infatti uno sguardo insolito, originalissimo e un po’ stralunato che “mette in scena”… leggi tutto
Se in Grecia nel '67 i colonnelli prendevano il potere e nel '68 in Italia era in atto un cambiamento epocale di costumi e società, si capisce bene che nel giugno del1970 la situazione non doveva essere così tranquilla. E può accadere anche che vedere un lungo convoglio di mezzi militari che sta andando a Roma per la parata militare della festa della Repubblica venga preso per un segno… leggi tutto
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
Guarda / come sono diventata... Splendo già da un anno / e non è ancora finita!
Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina.
• "(Per la) Via di Casa" (Garrincha…
Una selezione di film nei quali il filo conduttore sia la fuga o la resistenza o la lotta contro avversità causate dalla natura o dall'ambiente dove i protagonisti sono inseriti.…
Commedia molto divertente quella di Roan Johnson, al suo esordio alla regia, che tratta la kafkiana vicenda di Pino Masi e altri due compagni di Potere Operaio. Pisa, 1970. Pino Masi (Claudio Santamaria) convince Renzo Lulli a fuggire da Pisa con lui e Fabio Gismondi, destinazione Jugoslavia, dopo che si era diffusa nell’ambiente del movimento studentesco la notizia di un imminente colpo…
Roan Johnson è uno dei 4 registi italiani in concorso alla 73esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il… segue
Film leggero e divertente, senza pretese ma sincero. I tre protagonisti fanno tenerezza (sarà che hanno l'età dei miei figli!) Credo che comunque in quel periodo aleggiasse davvero quest'ipotesi del colpo di stato, della reazione autoritaria alle spinte libertarie di quegl'anni. Non è un capolavoro ma a me è piaciuto. Parlata pisana compresa.
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Commenti (3) vedi tutti
Un film veramente simpatico. Pensare che poi è una storia vera rende tutto ancora più interessante.
commento di slim spaccabeccoCito un pezzetto dell'opinione di "spopola", dicendo che il film traccia un’Italia grottesca ma genuinamente veritiera.A me è piaciuto e mi ha ricordato la mia gioventù: 3 e 1/2 (se esistesse).
commento di ottobyteFilm ironico e leggero su una storia vera da anni '70. Grandissima interpretazione degli attori che suppliscono alla povertà di budget.
commento di dogma95