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La notte

Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film

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La recensione su La notte

di Inside man
10 stelle

A parte un sacrosanto voto ottimo, non rimango sorpreso dall’oblio critico che attraversa questo capolavoro. Al giorno d’oggi infatti, disprezzando immancabilmente l’intellettualismo tanto più se laico e nichilista, passa per noioso un film che racconta magnificamente la noia (tra l’altro con molti paralleli verso il romanzo di Moravia), e per superati un humus ed argomenti assai in voga negli anni 50 e 60. In realtà “La notte” è un’ineguagliabile trasposizione di quel periodo, che storicizza e fissa sullo schermo l’inizio della fine di un’epoca culturalmente ben più feconda della nostra. Alquanto illogico pertanto definirlo datato; sarebbe come dire “La febbre dell’oro” è datato perché oggi nessuno, avvolto in pelli d’orso, cerca oro in Alaska con slitte e picconi.
Oltretutto Antonioni firmò un’opera innovatrice a 360°, nel raffigurare ambienti, architetture e personaggi durante la furiosa trasformazione sociale del boom economico; nel precisare, sulla scia de “L’avventura”, quei temi psicologici ed interpersonali chiamati dell’incomunicabilità (più che mai attuali), nell’inventare uno sviluppo narrativo non lineare e straniante, nell’utilizzare, con l’apporto determinante della fotografia in chiaroscuri del grande Di Venanzo, un nuovo linguaggio figurativo costituito da inquadrature a più piani visivi, in grado di generare plasticità d’immagine ed inedite profondità di campo, ove forme e volumi intrinsecamente si compongono e sovrappongono. Da evidenziare in ultimo, il ribaltamento emotivo del finale, divenuto appassionato, intenso e malinconico in quello sfogo di sentimenti rimasti a lungo celati, geniale chiusura di una perla di stile.
Il dittico “L’avventura” e “La notte” è stato quindi un punto di volta nella storia del cinema, in grado di influenzare fino ai nostri giorni moltissimi autori e movimenti, ed Antonioni, attualmente poco amato e compreso, forse troppo elitario ed intellettuale, rimane indiscutibilmente fra i più importanti artisti espressi dalla settima arte.

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