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Il nano erotico

Regia di Alberto Cavallone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il nano erotico

di undying
5 stelle

Deriva nel mondo delle luci rosse per un regista già limitrofo al genere, con precedenti opere low budget di scarsa distribuzione e modesto riscontro di pubblico. Un delirio surreale e grottesco, con momenti di cattivo gusto, ma al limite del sarcastico. Sprecata la sensuale Dominique Saint Claire, spesso ripresa in evidente stato di disappunto.


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Sabrina (Sabrina Mastrolorenzi) accetta l'incarico di babysitter, facendosi accompagnare dal suo ragazzo sul luogo del lavoro, al primo appuntamento. La madre del bambino (Dominique Saint Claire) fa appena in tempo a darle succinte indicazioni, per poi uscire frettolosamente di casa. Dopo aver visto l'infante riposare tranquillo nella sua cameretta, Sabrina perlustra l'ambiente circostante. All'improvviso, viene sedata da un nano assatanato, che la lega nuda di fronte ad un enorme camino, mentre una telecamera riprende la scena. In una stanza adiacente, davanti ad un monitor che trasmette le immagini, sta proprio la presunta madre del pargoletto, in compagnia di un uomo: in realtà il nano (finto bambino da accudire) è suo marito e, per un tacito accordo, lei gli procura giovani ragazze dopo averle assunte come babysitter, e in cambio può giacere con i suoi svariati amanti. Per Sabrina sarà una notte da incubo, vista la carica erotica di cui il nano è dotato. Carica erotica che però non riesce a soddisfare, essendo di fatto impotente. A suo modo, attrezzato con diversi giocattoli, il perverso nano abusa a lungo della prigioniera, seguito costantemente dall'altrettanto perversa consorte.

 

"L'antico detto che noi nani ce l'abbiamo lungo… beh: devo dire che con me non funziona! Per questo devo ricorrere ai miei attrezzi."

 

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Sabrina Mastrolorenzi ne Il nano erotico 

 

Dopo il mediocre La gemella erotica, che pare essere anche circolato in versione hard, Cavallone sprofonda anonimamente (dietro il nick di Baron Corvo) nel porno. Sarà per un breve periodo, limitato a quell'anno (nel 1982 gira anche Pat una donna particolare) e al 1984 (... e il terzo gode). In Italia già Joe D'Amato aveva praticato il genere, da poco (1981) ufficialmente sdoganato anche nelle nostre sale, inteso come a "luci rosse" (e non dunque "doppia versione", ovvero un surplus di bobine la cui proiezione era spesso lasciata al libero arbitrio dei singoli esercenti di sale cinematografiche). Nel caso di Il nano erotico (noto anche come La baby sitter) il regista gira un hard dal sapore sperimentale, con sceneggiatura probabilmente scritta (si fa per dire) in work in progress. Cavallone riempie il film di lunghe soggettive in moto o in macchina (addirittura i venti minuti conclusivi si sviluppano tutti in corsa lungo le vie della città) e punta ad una (non) storia volutamente grottesca, con deriva demenziale (le risate e gli scatti isterici del nano, che accompagnano i suoi atteggiamenti deliranti).

Il nano erotico propone, in sequenza temporale: una pericolosa scena di masturbazione, attuata dalla Mastrolorenzi sul fidanzato, mentre i due sfrecciano a tutta velocità in moto; poi una squallida congiunzione carnale in auto (con la Saint Claire evidentemente disgustata dal partner e, probabilmente, dal contesto), per approdare quindi al surreale quando entra in campo il nano sporcaccione (così definito, ad un certo punto, anche da Sabrina), attrezzato con una cassetta di dildo di varie forme e dimensioni. Quel che segue è cinema poverissimo, sia in termini economici che -soprattutto- artistici nel quale, ad un montaggio impreciso e distratto (si intravede spesso l'ombra del cameraman), fa seguito una colonna sonora sprecata per quanto valida (opera di Ubaldo Continiello). 

Il nano erotico lascia sicuramente perplessi, facendo riconsiderare tutto il cinema precedente di Cavallone, anch'esso povero di mezzi e di idee. Un regista forse sopravvalutato (in tempi relativamente recenti), e che oggi potremmo definire come illegittimo in tale ruolo: paragonabile cioè ad un entusiasta "autore" di pellicole amatoriali, che si butta incoscientemente nel mondo del cinema. Con risultati, il più delle volte, parecchio discutibili.

 

"Preferiamo di gran lunga un nano che si dà da fare a un gigante addormentato." (William Shakespeare)

 

 

F.P. 24/02/2020 - Versione visionata in lingua spagnola (durata: 121'48")

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