Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Hitchcock allo stato puro! La suspense provocata da “Notorious - L’amante perduto” può essere considerata come la summa cinematografica del grande Hitch. La trattazione dei personaggi è davvero eccellente: Peck è l’agente che si innamora della pedinata Bergman, che ricambia il sentimento. In realtà Hitchcock parte dal mostrarci sguardi che promettono tutto tranne che passione amorosa: si tratta di due personalità forti ed inaffidabili che però si scioglieranno di botto col fuoco dell’amore, diventando loro malgrado protagonisti principali di un evento (le intercettazioni dei traffici loschi di una setta neonazista) al quale avrebbero fatto volentieri a meno (avrebbero preferito fare altro, insieme).
L’evolversi degli eventi è strutturato alla perfezione: accadono imprevisti che spiazzano anche lo spettatore più esperto e fanno confluire la storia verso una spirale che vedrà un finale forse poco appariscente ma decisamente emblematico.
Emblematico “Notorius” lo è anche per l’utilizzo dei dettagli (nella fattispecie la bottiglia, la chiave, la serratura, l’etichetta) che diventano importanti quasi a livello da poterli menzionare all’interno della schiera degli attori che hanno partecipato.
Scena clou, da vedere e rivedere per capire cosa significa movimento di macchina, il dolly nell’incipit della scena madre che parte dalla sala e finisce per stringere sulla chiave tra le mani della Bergman.
Uno dei capisaldi hitchcockiani, assolutamente meritorio di una visione.
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