Regia di Raffaele Andreassi vedi scheda film
Un ragazzo di sedici anni muore improvvisamente durante una gara di nuoto improvvisata in un laghetto di campagna. Andreassi si reca sul luogo per intervistare gli amici del ragazzo e ascoltare il loro racconto di quella tragedia.
Più che di un vero e proprio documentario, si tratta di un servizio giornalistico televisivo, andato in onda sul secondo canale nel 1966. La trasmissione, Sprint, si occupava di sport a 360 gradi; in questo caso Raffaele Andreassi – che compare anche sullo schermo, in prima persona – racconta una tragedia legata al nuoto. Un ragazzo di sedici anni ha infatti perso la vita davanti ai suoi amici, impotenti, in un laghetto delle campagne laziali. Il regista si reca sul luogo per osservare lo scenario di quei terribili fatti, intervistando nel frattempo gli amici del ragazzo scomparso. Emergono così un disagio giovanile e un bisogno di sfogo, di soluzioni ricreative che impegnino i ragazzi nei giorni festivi o nei pomeriggi in cui non frequentano la scuola. Bianco e nero, durata limitata a 8 minuti. 6/10.
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