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George Harrison. Living in the Material World

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su George Harrison. Living in the Material World

di giorgiobarbarotta
8 stelle

Dopo The Band, Dylan, gli Stones e il blues dalle origini ad oggi, Scorsese aggiunge un altro importante tassello alla sua produzione documentaristica dedicata alla musica. Musica fortemente connessa ad un'epoca, gli anni 60/70, imprescindibilmente legata all'immaginario cinematografico del regista newyorkese oltre che alla suo percorso di formazione. In tre ore e mezza c'è pressoché tutto George Harrison in questo riuscitissimo collage di materiale inedito - filmati rari, materiale proveniente da archivi privati e interviste una più bella dell'altra - e/o di repertorio. Un'attenta analisi e ricostruzione cronologica degli episodi salienti della vita artistica e personale dell'ex Beatle. Il rapporto con McCartney e Lennon e la loro prevalenza creativa e prevaricatrice nella band (il primo album solista di Harrison allo sciogliersi del quartetto non a caso è un triplo stracolmo di canzoni mai pubblicate prima). Gli equilibri nei FabFour, il successo, la fama, l'ascesa e lo scioglimento del gruppo, la beatlemania; gli interessi spirituali del protagonista, l'India, il rapporto e l'amicizia con Ravi Shankar, il maestro suonatore di sitar, gli Are Krishna, la stima e il controverso ruolo di Eric Clapton nella vita privata e affettiva, la carriera solista, il concerto per il Bangladesh nel '71 (il primo live di beneficenza nella storia della musica cosiddetta leggera), la tenuta in campagna, la gestione della casa vittoriana, il secondo matrimonio, la famiglia, la casa di produzione cinematografica e i Monty Python di Brian di Nazareth, i Traveling Wilburys, la superband degli anni ottanta con Petty Dylan Orbison e altre vecchie glorie del rock, le droghe, l'aggressione in casa e le ferite subite ad opera di uno squilibrato, la malattia, la morte. Con la consueta maestria e dedizione, Scorsese ci catapulta dentro un mondo una vita e un'anima complessi e affascinanti. Il titolo fa riferimento ad uno dei dischi di maggior successo del protagonista e alla contrapposizione con gli slanci quasi mistici della sua personalità.

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