Regia di Friedrich W. Murnau vedi scheda film
VOTO 10/10 Film divenuto ormai mitico, è la prima prova importante di Murnau al cinema, e uno dei primi veri capolavori dello schermo : tutto il cinema dell'orrore successivo discende da qui, e forse, come ha sostenuto il celebre critico americano Pauline Kael, nessun film del genere riuscirà a uguagliare l'atmosfera di quello di Murnau. Una "sinfonia dell'orrore" in anticipo sui tempi anche per le sperimentazioni tecniche e narrative, come l'insistito montaggio alternato che fa procedere in parallelo il viaggio del conte sulla nave Demeter, il ritorno di Hutter attraverso le foreste e l'angosciosa attesa di Ellen, la donna che fungerà da vittima del vampiro. Troppi i momenti memorabili per farne un elenco anche sommario : basterà dire che lo stile espressionista non è stato più portato ai vertici di risonanza emotiva e di brivido insinuante che raggiunge in questo film. Giustamente immortale Max Schreck nei panni del conte (la silhouette del vampiro è divenuta una delle icone cinematografiche del secolo), intensa Greta Schroeder (con qualche sovratono di troppo), bravo Gustav von Wangenheim come Hutter-Jonathan Harker. Efficace l'utilizzo degli scenari naturali, che, contrariamente a quanto succede nel Gabinetto del dottor Caligari, sottolineano l'orrore nelle sue apparenze più fisiche e quotidiane. Remake di Werner Herzog suggestivo, ma comunque inferiore all'originale.
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